Inglese, classe 1964, monsignor Paul Richard Gallagher è nato a Liverpool, nello stesso quartiere dove i Beatles hanno iniziato la loro carriera. Papa Francesco l'ha nominato Segretario per i rapporti con gli Stati, ovvero "ministro degli esteri" della Santa Sede.
Dall'8 novembre 2014 è "ministro degli Esteri" della Santa Sede. Benedetto XVI l'aveva nominato nunzio apostolico all'altro capo del mondo, in Australia. Papa Francesco l'ha voluto a Roma. Monsignor Paul Richard Gallagher è stato nominato nel 2014 Segretario per i rapporti con gli Stati. Subentrando al francese monsignor Dominique Mamberti, promosso prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica (una sorta di Corte di Cassazione), al posto del cardinale Raymond Leo Burke, nominato patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta: una nomina, quest'ultima resa nota prima del Sinodo, durante e dopo il quale il cardinale Burke, americano, arcivescovo di St. Louis, non ha mancato di marcare la sua distanza dalle posizioni del cardinale Walter Kasper, arrivando a polemizzare indirettamente con il Papa: «C’è una forte sensazione che la Chiesa sia come una nave senza timone».
Inglese, classe 1964, monsignor Paul Richard Gallagher è nato a Liverpool, nello stesso quartiere dove i Beatles hanno cominciato a suonare. Ordinato sacerdote a 23 anni, è stato consacrato vescovo nel 2004. Monsignor Gallagher ha svolto il suo servizio in tutti i continenti. Ha, infatti, lavorato presso le nunziature di Tanzania, Uruguay e Filippine. Ha prestato poi servizio nella sezione per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato. Nel 2000 è stato nominato osservatore permanente presso il Consiglio d'Europa di Strasburgo, nel 2004 nunzio in Burundi, nel 2009 in Guatemala (dove Jorge Mario Bergoglio ha avuto modo di conoscerlo personalmente, apprezzandolo) e nel 2012 in Australia. Quello di Segretario dei rapporti con gli Stati è un posto-chiave: è, infatti, uno dei due vice del Segretario di Stato – l'altro è il Sostituto per gli affari interni – e deve gestire i dossier più delicati nei rapporti internazionali. In questo momento quelli più scottanti sono quelli relativi a Siria, Iraq, Israele e Cina.