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Il Madesimo Music Festival è un evento diverso dai molti altri Festival musicali estivi. La ragione? Vuole scoprire nuovi talenti. Ma non li presenta direttamente al pubblico: dà loro la possibilità di dimostrare le loro abilità. Mario Marcarini che lo dirige parla con grande trasporto di questa sua creatura che torna ad animare la località di villeggiatura in provincia di Sondrio dall’11 al 26 luglio.
Parliamo innanzitutto della sezione “talent scout” per capire esattamente quale opportunità viene data ai ragazzi: “E’ il momento caratterizzante della rassegna. Pianisti, compositori, musicisti hanno a disposizione per 15 minuti uno studio di registrazione a partire dal giorno precedente l’inaugurazione. Possono fare ciò che vogliono ed alla fine noi regaliamo loro la registrazione. Tutto questo ci serve per cercare e valorizzare nuovi talenti e lo facciamo in collaborazione con Sony Classical”.
Ha successo? “Enorme, quest’anno per 60 posti disponibili abbiamo avuto più di 100 iscrizioni”. In generale voi prestate molta attenzione ai giovani?: “Sì. Il nostro focus è sui giovani: per questo abbiamo inseguito per parecchio tempo Giovanni Allevi. E’ una star mondiale e dopo due anni siamo riusciti a fargli trovare un tassello nel suo calendario di impegni. Il giorno 11 riceverà il Premio Madesimo, e poi farà una sorta di lezione pubblica. Ma Allevi parteciperà anche alle sessioni del talent scout e suonerà con i Classical Kits, un complesso nel quale ci sono elementi di tutte le età: compreso un chitarrista di 12 anni. Del resto il Madesimo Festival è una rassegna “in pantaloncini corti”.
Quindi anche la fruizione è diversa? “Sì, durante il concerto si portano le bibite ed i panini in sala e non c’è quell’aura mistica della musica classica. Ed ai primi 200 spettatori regaliamo un cd”.
L’attenzione alla musica sacra è un altro elemento caratterizzante: ”Basta pensare che riporteremo alla luce i Salmi di Benedetto Marcello e ritorneranno i Silete Venti!, un Ensemble eccezionale che ha già ottenuto un successo strepitoso. Un altro programma interessante nell’ambito del sacro riguarda i Motetti di Vivaldi. Mentre, sempre dal punto di vista degli interpreti ci piace molto avere Orazio Sciortino, un compositore-pianista di straordinaria profondità”.
La rassegna verrà chiusa da un altro vostro amico: “…che non poteva mancare: dopo una passeggiata musicale dedicata a Schubert con il pianista Luca Ciammarughi, Andrea Bacchetti ci porterà il suo Bach italiano con l’opera omnia per tastiera: ed intratterrà come sempre il pubblico come solo lui sa fare”.
Parliamo innanzitutto della sezione “talent scout” per capire esattamente quale opportunità viene data ai ragazzi: “E’ il momento caratterizzante della rassegna. Pianisti, compositori, musicisti hanno a disposizione per 15 minuti uno studio di registrazione a partire dal giorno precedente l’inaugurazione. Possono fare ciò che vogliono ed alla fine noi regaliamo loro la registrazione. Tutto questo ci serve per cercare e valorizzare nuovi talenti e lo facciamo in collaborazione con Sony Classical”.
Ha successo? “Enorme, quest’anno per 60 posti disponibili abbiamo avuto più di 100 iscrizioni”. In generale voi prestate molta attenzione ai giovani?: “Sì. Il nostro focus è sui giovani: per questo abbiamo inseguito per parecchio tempo Giovanni Allevi. E’ una star mondiale e dopo due anni siamo riusciti a fargli trovare un tassello nel suo calendario di impegni. Il giorno 11 riceverà il Premio Madesimo, e poi farà una sorta di lezione pubblica. Ma Allevi parteciperà anche alle sessioni del talent scout e suonerà con i Classical Kits, un complesso nel quale ci sono elementi di tutte le età: compreso un chitarrista di 12 anni. Del resto il Madesimo Festival è una rassegna “in pantaloncini corti”.
Quindi anche la fruizione è diversa? “Sì, durante il concerto si portano le bibite ed i panini in sala e non c’è quell’aura mistica della musica classica. Ed ai primi 200 spettatori regaliamo un cd”.
L’attenzione alla musica sacra è un altro elemento caratterizzante: ”Basta pensare che riporteremo alla luce i Salmi di Benedetto Marcello e ritorneranno i Silete Venti!, un Ensemble eccezionale che ha già ottenuto un successo strepitoso. Un altro programma interessante nell’ambito del sacro riguarda i Motetti di Vivaldi. Mentre, sempre dal punto di vista degli interpreti ci piace molto avere Orazio Sciortino, un compositore-pianista di straordinaria profondità”.
La rassegna verrà chiusa da un altro vostro amico: “…che non poteva mancare: dopo una passeggiata musicale dedicata a Schubert con il pianista Luca Ciammarughi, Andrea Bacchetti ci porterà il suo Bach italiano con l’opera omnia per tastiera: ed intratterrà come sempre il pubblico come solo lui sa fare”.



