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I personaggi che hanno accompagnato intere generazioni ci sono tutti: Giacinto corsaro dipinto, Cocco Bill e il cavallo Trottalemme, Zorry Kid, Pippo Pertica e Palla, Oreste il Guastafeste e molti altri, un centinaio per l'esattezza, nella mostra JACOVITTISSIMEVOLMENTE. L'incontenibile arte dell'umorismo al MAXXI di Roma fino al 18 febbraio. Nato a Termoli nel 1933 Benito Jacovitti a sedici anni realizza le prime vignette per il settimanale satirico fiorentino Brivido e nel 1940 le storie di Pippo e gli inglesi su Il Vittorioso edito dalla cattolica AVE, che nel 1949 pubblicherà la prima edizione del mitico Diario Vitt - sarà nelle cartelle di milioni di studenti sino al 1980 – e nel 1964 Pinocchio con i suoi disegni. In mostra circa 400 tavole e illustrazioni originali tratte fra gli altri dal Giorno dei Ragazzi, Il Travaso, il Corriere dei Piccoli, Linus, a lungo anche sul Giornalino, dove dopo la sua morte ha continuato a dare vita ai suoi personaggi il suo unico erede artistico, Luca Salvagno. Poi le pubblicità per i supermercati Esselunga, Esso, Ferrovie dello Stato; su Carosello i video per i gelati Eldorado dei quali Cocco Bill è testimonial. Salami che camminano, lische di pesce ed api parlanti popolano le sue fantasie sfociate, nel 1977, su idea di un altro maestro dell'umorismo come Marcello Marchesi, nelle tavole per il 'KamasuLtra' dove, con l'inconfondibile vena burlona, i suoi personaggi si confronteranno con l'erotismo. Curata anche dalla figlia Silvia la mostra romana completa con Tutte le follie di Jac al MACTE di Termoli, fino al 25 febbraio, il progetto Jacovittissimevolmente pensato per il centenario dalla nascita.





