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Raccontare il presente con coraggio, decifrando le contraddizioni del mondo contemporaneo. È questa la missione della 15° edizione di FrontDoc -festival Internazionale del Cinema di Frontiera, che animerà Aosta dall’8 al 15 novembre. Per una settimana, il capoluogo valdostano diventerà un grande centro di confronto sul cinema del reale, con un programma che conta oltre 40 proiezioni, tra anteprime italiane e internazionali, eventi speciali e incontri. La vocazione del festival è quella di proporre un cinema documentario, grazie a cui verranno esplorati temi cruciali come la post-verità, il rapporto uomo-tecnologia, le nuove forme di controllo sociale e i temi storici della manifestazione, quali conflitti, migrazioni e ingiustizie sociali.
Il cuore pulsante della manifestazione sarà il Concorso Internazionale, che vedrà la partecipazione di 27 film, divisi in 3 categorie: Lungometraggi, Cortometraggi, e F(r)iction, la novità di questa edizione dedicata a opere "di frontiera" tra finzione e animazione. La settimana si aprirà con il concerto di Maura Susanna, punto di riferimento della musica valdostana. Le pellicole che verranno proposte toccano tematiche care al nostro tempo, interrogandolo. Tra questi, spiccano opere sulla post-verità, come POST TRUTH di Alkan Avcıoğlu (Turchia, 2025), primo film realizzato interamente con l’intelligenza artificiale, e titoli che affrontano i conflitti, come Mr. Nobody Against Putin (Danimarca, 2025). Ospite d'onore dell'edizione 2025 sarà Claire Simon, una delle voci più originali del documentario europeo. La regista presenterà, martedì 11 novembre (ore 20.30), il suo nuovo film Scrivere la vita – Annie Ernaux raccontata dalle studentesse e dagli studenti (Francia, 2025). L'opera, girata nelle scuole, dà voce ai giovani che si confrontano con l'eredità della scrittrice Premio Nobel. «Dopo quindici anni, il concetto di frontiera resta al centro della nostra ricerca, Oggi lo intendiamo come un territorio fluido, in cui lo stesso concetto di realtà viene messo in discussione dalle nuove tecnologie. FrontDoc nasce per esplorare questi margini instabili del reale», affermano i direttori artistici Nora Demarchi e Gian Luca Rossi. Un'agenda fitta di appuntamenti imperdibili scandisce la settimana. Si parte il 9 novembre con un tuffo nel futuro: l'inaugurazione di Spazio X, nuovo polo dedicato alla realtà virtuale e al cinema sperimentale, che apre i battenti con l'installazione interattiva "La belle au bois dormant" di Giuliana Cunéaz. Il 10 novembre si passa all'ascolto con "Il cinema ad occhi chiusi", che vedrà la presentazione del podcast RaiPlay Sound "9999", dedicato alla controversa vicenda del bandito Farina. L'11 novembre è la volta di un ospite d'eccezione: il critico cinematografico Paolo Mereghetti terrà un atteso intervento per riflettere sul senso e sul ruolo della critica oggi. Il weekend ( 12-13 novembre) sarà dedicato a un tema di stringente attualità, con un focus sull'accoglienza. Previste le preziose testimonianze di Yvan Sagnet, fondatore dell'associazione No Cap contro il caporalato, e di Pietro Bartolo, il medico simbolo dell'umanità e della frontiera di Lampedusa. il 14 novembre una serata dedicata al dibattito sul rapporto tra arte e tecnologia, analizzando l'impatto dell'Intelligenza Artificiale nel mondo creativo insieme all'artista Paolo Cirio e alla stessa Giuliana Cunéaz. La chiusura del 15 novembre vedrà la cerimonia di premiazione con una formula rinnovata: "Calici&Schermi" si trasforma in "Schermi & Boccali", con degustazione di birre artigianali locali. A seguire, il concerto finale con la storica band ska-punk Vallanzaska. FrontDoc conferma anche la sua vocazione formativa con FrontLab (8-11 novembre), in collaborazione con Film Commission Vallée d'Aoste, dedicato ai professionisti e ai nuovi talenti. Il festival ospiterà anche l'ultima tappa di Itineranze Doc e le consuete matinées per le scuole (12-14 novembre) su temi di educazione civica. Tutte le proiezioni, gli incontri e le attività del festival sono a ingresso gratuito.



