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Sabrina Giannini (Rai 3), Siegmund Ginzberg (Il Foglio), Paolo Giordano (Corriere della Sera), Thomas Mackinson (Il Fatto Quotidiano), Luigi Manconi (La Repubblica) e Anna Zafesova (La Stampa).
Sono questi i giornalisti che riceveranno il Premiolino, il più longevo e autorevole riconoscimento dedicato all’informazione in Italia che celebra quest’anno la sua 65ª edizione, riaffermando il proprio impegno nella valorizzazione del giornalismo indipendente e di qualità. Promosso e sostenuto da Pirelli, il premio si distingue da oltre sei decenni per la capacità di individuare e premiare quelle voci che meglio interpretano il presente con profondità, lucidità e senso critico.
Anche per questa edizione, la giuria ha selezionato sei giornalisti che si sono particolarmente distinti per rigore professionale, talento narrativo e impegno civile.
I premi saranno consegnati a Milano presso il Piccolo Teatro Grassi, lunedì 29 settembre, alle ore 19,30.
Nel corso della cerimonia verrà inoltre conferito il Premio Pirelli per la Scuola, giunto alla seconda edizione, riservato al miglior articolo o inchiesta sul mondo dell’istruzione. Un riconoscimento voluto da Pirelli per sostenere un giornalismo che sappia raccontare con serietà e passione le sfide educative, sociali e culturali che attraversano il Paese. Le vincitrici del Premio Pirelli per la Scuola 2025 sono Gianna Fregonara e Orsola Riva, giornaliste del Corriere della Sera.
La giuria de il Premiolino ha inoltre deciso di onorare con una menzione speciale la memoria di Viktorija Roščyna, la giornalista ucraina torturata e uccisa per i suoi reportage.
La giuria de il Premiolino 2025 è composta da: Chiara Beria di Argentine (presidente), Piero Colaprico (vicepresidente), Giulio Anselmi, Antonio Calabrò, Francesco Costa, Ferruccio de Bortoli, Mattia Feltri, Milena Gabanelli, Enrico Mentana, Donata Righetti, Beppe Severgnini, Gian Antonio Stella, Benedetta Tobagi, Carlo Verdelli.
«Non è un premio come tanti altri, non è un rituale che si ripete ogni anno dal 1960 e non è più tempo di pace come quello che abbiamo vissuto dal settembre 1945. Il settembre di 80 anni fa», commenta Chiara Beria di Argentine, «il Premiolino è prima di tutto un riconoscimento del valore professionale di donne e uomini che con serietà, impegno ed equilibrio si fanno testimoni di un presente sempre più complesso se non drammatico da raccontare. Per non parlare del clima, favorito anche dai social, di manipolazioni, fake news, opposte faziosità, propaganda. Un tempo e un clima al quale per difendere la democrazia conquistata a caro prezzo dai nostri padri è decisivo rispondere difendendo il pluralismo delle opinioni, la ricerca continua del confronto, il rispetto delle ragioni degli altri e razionalità opposta a semplificazioni e fanatismi. Con i 6 premiati di questa edizione che hanno biografie personali e professionali le più diverse e lavorano o collaborano a testate giornalistiche e televisive di posizioni anche opposte idealmente sul palco voluto da Grassi, Strehler e Vinchi nel luogo d’indicibili torture fasciste salgono i centinaia di giornalisti ammazzati a Gaza o uccisi dopo aver subito tremenda violenza come la giovane e coraggiosa reporter ucraina Viktorija Roščyna. Ma non solo sangue: ci si avvicina a un passo dal baratro anche censurando le opinioni diverse e dimenticando il passato. Pace, giustizia sociale, rifiuto della violenza, difesa dei diritti umani. Certo un premio non può fare molto ma nell’Albo d’oro del Premiolino spiccano tra i tanti nomi quelli di Mauro De Mauro, Pier Paolo Pasolini, Walter Tobagi, Leonardo Sciascia, il cardinal Carlo Maria Martini, David Grossman che con i loro scritti sulla stampa hanno inciso sulla coscienza di molti. Per tutto ciò 65 anni sono solo un inizio».
Per Marco Tronchetti Provera, vicepresidente esecutivo di Pirelli: «La diffusione dell’economia digitale e il crescente utilizzo dell’IA in molti settori della vita sociale, culturale e produttiva, richiedono conoscenze e competenze culturali sempre maggiori. Per questo servono investimenti pubblici e privati in grado di alimentare la formazione, la ricerca, l’innovazione tecnologica e sociale. La scuola», prosegue, «è fondamentale per lo sviluppo di tutte queste competenze e di una coscienza civica e sociale e il Premio Pirelli legato al “Premiolino”, prestigioso riconoscimento per valorizzare la qualità e l’indipendenza dell’informazione, ha proprio l’obiettivo di valorizzarla. Quest’anno sarà premiato il lavoro di inchiesta e la tempestività delle cronache di Gianna Fregonara e di Orsola Riva sulle pagine del Corriere della Sera, per ribadire l’importanza del sapere e dell’imparare, componenti fondamentali della conoscenza critica e del senso di responsabilità civile. Perché nella qualità della scuola sta il nostro futuro».
Come da tradizione, i vincitori riceveranno un premio in denaro insieme a una pergamena tessuta a mano e ideata da Riccardo Manzi, simbolo di un premio che guarda alla storia del giornalismo italiano, ma che – dopo aver fatto i conti con il presente - si proietta con fiducia e coraggio verso le sfide del futuro.
La 65ª edizione de il Premiolino rappresenta non solo un momento celebrativo, ma anche una importante occasione di riflessione e confronto sul ruolo del giornalista nel mondo di oggi.



