Per gli amanti, del cinema, un'occasione da non perdere. Il Gattopardo di Luchino Visconti, capoalvoro del 1963, dal 28 ottobre torna al cinema dopo una restauro "digitale. È il secondo grande classico distribuito nelle sale italiane dalla Cineteca di Bologna, in collaborazione con Circuito cinema.

Dal romanzo omonimo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, il capolavoro firmato da Luchino Visconti fu interpretato da due giovani, splendidi Claudia Cardinale e Alain Delon e da un intenso Burt Lancaster, che convinse anche chi aveva storto il naso per la scelta di un attore non italiano.

Più di ogni altra parola, vale l'opinione di Martin Scorsese:
«Visconti passò molti anni a tentare un adattamento di Proust per il grande schermo. In un certo senso ci riuscì con questo stupefacente arazzo cinematografico in cui ogni gesto, ogni parola, la disposizione di ogni oggetto in ciascuna stanza richiama in vita un mondo perduto. Il Gattopardo è un'epica del tempo, e la sua lentezza, che culmina in un maestoso crescendo nella lunga sequenza del gran ballo, è governata dai ritmi di vita dell'aristocrazia fondiaria siciliana».

Il progetto "Il cinema ritrovato" prevede, per iniziativa della Cineteca di Bologna e del Circuito cinema, la distribuzione sull’intero territorio nazionale di dieci grandi film restaurati con tecnologia digitale, classici del cinema che ritrovano il grande schermo e l’incontro vivo con il pubblico di una sala cinematografica. Capolavori di ogni tempo (e senza tempo) che tornano a essere prime visioni. Il Gattopardo di Luchino Visconti segue Dial M for Murder di Hitchcock in 3D.
Ed ecco un assaggio del capolavoro di Visconti: