Michele Santoro è l’ultimo Matador. Con la quarta e ultima biografia semi-autorizzata del giornalista salernitano, in onda stasera alle 23.45, si conclude il programma di Rai 2 che ripercorre le vite professionali dei più celebri giornalisti italiani. Figlio di un ferroviere comunista di Salerno, Santoro muove i primi passi nella redazione del Tg3 per compiere poi un lungo cammino nel solco nell’informazione, da Samarcanda al Moby Dick targato Mediaset, dal cosiddetto editto Bulgaro ad Annozero, passando per l’esperienza di parlamentare europeo, fino alla nuova avventura televisiva di Servizio Pubblico. Immagini di repertorio scandiscono la cronologia del racconto biografico, alternando interviste e commenti i come quelli di  Maurizio Belpietro, Pierluigi Celli, Maurizio Costanzo, Ferruccio De Bortoli, Carlo Freccero, Davide Grassi, Angelo Guglielmi, Ignazio La Russa, Paolo Mieli, Sandro Parenzo, Nino Rizzo Nervo, Agostino Saccà, Claudio Velardi, Roberto Zaccaria. Preziosi, inoltre, i racconti di chi al suo fianco ha vissuto episodi fondanti della seconda Repubblica nei luoghi forti del giornalismo: i colleghi e più stretti collaboratori, Riccardo Iacona, Sandro Ruotolo, Marco Travaglio.