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LUCA PRESIDENTE DI PALAZZO DUCALE: UN'AZIONE DI MARKETING
Luca Bizzarri, l'attore e conduttore televisIvo che siamo abituati a vedere in coppia con Paolo, è il nuovo presidente della Fondazione Palazzo Ducale di Genova. Lo hanno deciso il Comune e la Regione Liguria.
La notizia ha suscitato un po' clamore, perché non è usuale trovare un comico ai vertici di un'istituzione culturale di rilevo: Palazzo Ducale è il più importante centro culturale della città e, soprattutto negli ultimi anni, ha organizzato mostre di pittura (Modigliani, Frida Kahlo, gli espressionisti) e di fotografia che hanno riscosso un buon successo.
Luca è noto soprattutto per la sua partecipazione, sempre in coppia con l'immancabile Paolo, a Le Iene, il programma di Italia 1, per la sitcom Camera Cafè, per il cabaret, per la presenza a una recente edizione si Sanremo. Fra gli impegni futuri, la partecipazione a Quelli che il calcio.
Come mai Comune e Regione hanno pensato a lui per un ruolo di rilievo e istituzionale come quello di presidente della Fondazione di Palazzo Ducale? Luca è una persona sveglia, intelligente, simpatica. In un post su Facebook ha subito spiegato di aver accettato per senso di appartenenza nei confronti della città, ben lieto di mettere la sua popolarità a servizio di Geova. E ha previsto anche le ilarità e le cattiverie che avrebbe suscitato la nomina... Se è così, che sia stata una doppia giunta di Centrodestra (Comune e Regione) a prendere l'iniziativa, non conta nulla, come ha giustamente precisato lo stesso Luca: avrebbe fatto lo stesso se a chiamarlo fosse stata un'amministrazione di un altro colore.
Va detto anche che il ruolo di presidente della Fondazione è più che altro rappresentativo, non direttivo o esecutivo. Il che lascia capire che l'intento era quello di dare notorietà all'istituzione, di portarla al centro dell'attenzione e di renderla simpatica, grazie al volto di Luca. In altre parole, si è voluto fare un'azione di marketing.
BISOGNA DISTINGUERE I RUOLI
Niente di grave, dunque, ma qualche riserva e qualche perplessità restano. Oggi la popolarità e la notorietà, quasi sempre date dall'apparizione in uno schermo, che sia quello della Tv o quello del cinema, sono diventati dei valori, dei titoli di merito. Nel momento in cui si deve selezionare un curiculum, questi aspetti sono diventati preminenti, fino a oscurare tutti gli altri, come ad esempio la competenza e l'esperienza.
Quando si deve nominare un presidente di una fondazione culturale, contano di più la notorietà e la fama o la competenza, l'esperienza nell'ambito specifico? Lì'ideale sarebbe unire le due caratteristiche, quando fosse possibile, ma personaggi come Fabrizio De André sono piuttosto rari.
Non sarebbe allora più serio e giusto tenere distinti i ruoli, scegliendo un uomo di cultura come presidente di un ente culturale e un bravo comico come uomo-immagine, come testimonial della stessa? Non si sarebbe potuto convolgerlo come consulente, in modo da sfruttuare la sua popolarità e anche un punto di vista inedito nell'organizzazione di un ente culturale? In questo modo Luca avrebbe potuto rendere comunque un servizio alla sua città.
Lo ripetiamo: Luca è un ragazzo intelligente e anche consapevole delle sue qualità e dei suoi limiti, e saprà anche dare qualche buona idea, non è questo il problema. Semmai quello di confondere i piani e i ruoli, eleggendo ancora una volta l'immagine a valore preponderante rispetto a tutti gli altri.
Ad ogni modo, in bocca al lupo, Luca!



