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Il nuovo album di Nick Cave, Ghosteen, è la dimostrazione che dal dolore può sgorgare l’arte più autentica. E che, forse, attraverso l’arte quel dolore può essere sostenuto, inquadrato in una dimensione diversa che non conduce all’oscurità denitiva.
Il trauma che il cantautore australiano ha dovuto affrontare è il più terribile: la morte di un figlio. Il suo Arthur è scomparso tragicamente quattro anni fa, quando era quindicenne. Nick Cave ne aveva fatto i conti solo parzialmente nel precedente Skeleton tree, le cui canzoni erano state in gran parte composte prima della perdita.
Ora questo Ghosteen è uno struggente dialogo con il ragazzo e, insieme, una profonda meditazione sulla vita, la sofferenza, l’amore e la speranza. Poche ma illuminanti informazioni presentano il lavoro, articolato in due parti: «Le canzoni del primo album sono i bambini. Le canzoni del secondo album sono i genitori. Ghosteen è uno spirito migrante».
Incontriamo bambini in viaggio verso il cielo, «un fotone liberato da una stella cadente», e genitori in costante attesa e ricerca di questi piccoli, con il bisogno viscerale di essergli sicamente accanto e di dichiarargli il proprio amore («I am here / Beside you», «Sono qui / accanto a te»; «And I love you», «E ti amo», ripete tante volte).
Un padre, e sua moglie, madre del ragazzo, provano a comunicare, a dirsi addio e a ritrovare la pace perduta in un’epifania di immagini potenti e misteriose di amme, cieli, sole e stelle, foreste, cavalli e gure mitologiche.
La colonna sonora di una simile elegia non può essere scandita da percussioni e chitarre o ritmi rock, bensì dalle “riflessioni” del pianoforte, da sontuosi tappeti musicali, da suoni elettronici e trame sinfoniche, in più punti così vicini alla musica classica, su cui si staglia la voce di Cave, rarefatta e intensa come mai.
La figura di Gesù – ma non è una novità per l’artista – è evocata più volte, come pure l’immagine di una madre che tiene tra le braccia un glio, ennesima rivisitazione della Pietà. Questo andarsene del figlio morto e inseguirlo del padre tra nebbie e fantasmi richiama alla mente quel magnico libro che è Lincoln nel Bardo di George Saunders.
L’anno prossimo Cave sarà in concerto il 9 giugno ad Assago (Milano) e l’11 a Roma: evento imperdibile per ascoltare dal vivo anche questo capolavoro.
NICK CAVE
GHOSTEEN
(2CD)
NICK CAVE: il suo Ghosteen pubblicato integralmente su Youtube prima dell'uscita dell'album (per scelta)



