E se il vero esilio fosse quello da un’innocenza perduta? In un’epoca di conflitti senza tregua, crisi sistemiche e disincanto globale, ChiassoLetteraria lancia un appello audace e insieme struggente: “Cerco un paese innocente”. Dal 7 all’11 maggio 2025, la 19ª edizione del festival internazionale di letteratura si trasforma in una mappa per viandanti dell’anima, dove le parole diventano bussola e rifugio, interrogazione e cura.

Un verso di Giuseppe Ungaretti – l’ultimo della poesia Girovago – diventa titolo e filo rosso di un programma che si muove tra anteprime letterarie, dialoghi internazionali, poesia, teatro, musica e azioni simboliche, con oltre 30 eventi distribuiti in cinque giornate. Non un semplice festival, ma un laboratorio di futuro, che si fa domande scomode e cerca risposte nell’incontro tra le lingue, le culture, le generazioni.

La rassegna sarà inaugurata il 9 maggio da una delle voci più coraggiose del giornalismo indipendente: la russa Katerina Gordeeva, corrispondente di guerra da Cecenia, Afghanistan e Iraq, fuggita da Mosca dopo l’annessione della Crimea e oggi punto di riferimento per milioni di lettori e spettatori attraverso il suo canale YouTube. Gordeeva dialogherà con Nello Scavo, inviato di Avvenire, in un confronto che si preannuncia tra i più intensi dell’intera edizione. Sarà l’occasione per presentare il suo libro Oltre la soglia del dolore (21lettere), un documento prezioso che raccoglie 24 testimonianze da Ucraina e Russia, mostrando la guerra come tragedia condivisa, frattura collettiva, ma anche resistenza della dignità umana.



Un festival controcorrente

ChiassoLetteraria è un festival letterario atipico, fieramente transfrontaliero, cosmopolita e plurilingue. Un luogo di contaminazione culturale dove la parola scritta e orale diventa spazio politico e poetico insieme. Anche quest’anno, tra gli ospiti figurano voci provenienti da quattro continenti, tra cui Joaquim Arena (Capo Verde), che presenterà in anteprima il suo romanzo storico Siríaco e Mister Charles, e Julia Armfield (Inghilterra), autrice del visionario Le nostre mogli negli abissi.

Molto attesa anche Adania Shibli, scrittrice palestinese pluripremiata, che discuterà del suo romanzo Un dettaglio minore con la saggista e traduttrice Maria Nadotti. Il ritorno di Jón Kalman Stefánsson, con i suoi affreschi letterari dell’Islanda tra mito, amore e perdita, rappresenta un ulteriore ponte tra la letteratura e le grandi domande esistenziali che attraversano l’intero festival.

Ma è anche l’ampia rappresentanza svizzera a confermare la vocazione radicata ma aperta della rassegna: dalla scrittrice vallesana Sarah Jollien-Fardel alla ginevrina Gabriella Zalapì, fino al dialogo interregionale di “Viceversa Letteratura” che vedrà protagonisti Rebecca Gisler e X Schneeberger, entrambi vincitori del Premio svizzero di letteratura. E poi l’omaggio alla ticinese Alice Ceresa, pioniera del pensiero femminista, con una rilettura del suo romanzo Bambine, in uscita per Casagrande.

La poesia cammina sui binari

Tra le novità più sorprendenti, un doppio appuntamento che rompe i confini classici del festival e lo porta a dialogare con luoghi e linguaggi inediti. Il 9 e il 10 maggio, la Stazione ferroviaria di Chiasso si trasformerà in teatro a cielo aperto con L’IVA di DIO – Messa per uno scalo merci, un’opera teatrale e musicale ideata appositamente per ChiassoLetteraria: un rito laico e poetico nei luoghi del transito e della sospensione, dove si celebra – e si interroga – la sacralità dell’umano. Nello stesso spazio, e in quella stessa cornice urbana al tempo stesso viva e desolata, si snoderà anche il percorso poetico-filosofico Flora ferroviaria, tributo al botanico Ernesto Schick nel centenario della nascita, un invito a osservare la rivincita della natura tra rotaie e cemento.

Come ogni anno, torna la “carta bianca” a Fabio Pusterla, che quest’anno condividerà il palco con Azzurra D’Agostino, poetessa e scrittrice, e con il macedone Nikola Madzirov, una delle voci poetiche più alte della scena internazionale. A testimoniare l’attenzione del festival per il dialogo tra generazioni e linguaggi, anche la performance L’ailleurs // Woanders degli studenti dell’Istituto Letterario di Bienne, con testi tradotti grazie alla rivista SPECIMEN di Babel.

Italia protagonista tra prosa, impegno e memoria

Tra gli autori italiani, spiccano nomi legati al presente letterario e civile: Federica Manzon, Beatrice Salvioni, il collettivo Wu Ming 4, e Vincenzo Latronico e Giorgia Tolfo, entrambi nella long list del Premio Strega. Saranno ospiti della trasmissione Alice, in diretta da Chiasso su Rete Due RSI. A intrecciare versi e visioni ci penseranno invece Luigi Nacci e Noè Albergati, in dialogo curato da Fabiano Alborghetti.

La saggistica avrà spazio con interventi di peso: lo storico svizzero Aram Mattioli, esperto di antisemitismo e storia degli indigeni americani, terrà una lectio dal titolo provocatorio: I Nativi americani – vittime o protagonisti della storia degli Stati Uniti?. E l’economista Christian Marazzi ospiterà Luca Casarini, leader della ong Mediterranea, per parlare de La cospirazione del bene, racconto di un’utopia realizzata in mare aperto.



Cinema, editoria, scuole e comunità

Il festival si aprirà ufficialmente con una serata-omaggio a Silvio Soldini, regista ticinese di fama internazionale, con la presentazione del saggio Magico realismo a cura di Domenico Lucchini, presso il Cinema Teatro di Chiasso.

E se ChiassoLetteraria vuole essere anche un ponte tra lettura e partecipazione, non potevano mancare i laboratori scolastici, gli incontri con gli anziani, le letture per bambini, il Book Club sul romanzo Wild swimming di Giorgia Tolfo e un dibattito sull’editoria contemporanea con tre giovani editori italiani (Marco Cantoni, Gerardo Masuccio e Cristina Pascotto), coordinati da Nicolò S. Centemero.

Un’utopia necessaria

Cerco un paese innocente. È una dichiarazione di poetica, ma anche un’urgenza politica. In un mondo in cui l’innocenza sembra espulsa dal presente, il festival di Chiasso la reinventa come postura critica, sguardo resistente, utopia necessaria. Non si tratta di un ritorno all’infanzia, ma di un avanzamento verso una nuova consapevolezza: che la letteratura, la poesia e la cultura non cambiano il mondo da sole, ma lo rendono più degno di essere cambiato.

ChiassoLetteraria 2025 è dunque un invito alla diserzione dalla rassegnazione, un piccolo atto di ribellione estetica e civile. Perché, come scriveva proprio Ungaretti, "se non l’innocenza, cos’altro potrà salvare il mondo?"

Per il programma dettagliato e tutte le informazioni sugli eventi e appuntamenti - a ingresso gratuito - è possibile consultare il sito ufficiale: chiassoletteraria.ch.