Si è svolta oggi, 30 settembre, la conferenza stampa di presentazione del nuovo percorso pensato e realizzato dallo storico ente di Milano. L’impresa, realizzata con la collaborazione di Regione Lombardia, non si limita a portare spettacoli fuori dalle mura metropolitane, ma mira a consolidare un vero e proprio processo di “avvicinamento e partecipazione” ai linguaggi teatrali dal vivo in 23 comuni regionali.

La proposta è un piano itinerante e capillarmente diffuso, che quest’anno tocca una vasta area geografica, raggiungendo centri come Como, Varese, Monza, Mantova e Pavia. Il tour è composto da 60 eventi e prenderà il via il 2 ottobre a Sondrio per poi concludersi il 9 dicembre a Mortara. Questa rinnovata stagione nasce sulla cresta dell’onda del successo della prima, come ci racconta il Direttore Artistico della storica istituzione milanese Claudio Longhi: “Dall’esperienza dello scorso anno abbiamo tratto la convinzione che la strada intrapresa sia quella giusta e che valga la pena proseguire. Per questa edizione abbiamo introdotto alcuni affinamenti, soprattutto sul piano logistico e nella costruzione dei rapporti con la rete di teatri e operatori che avevamo incontrato in precedenza. Abbiamo inoltre selezionato con maggior attenzione i partner, lavorando per valorizzare al meglio le sinergie possibili. Infine, abbiamo indagato le connessioni tra il cartellone di ‘Teatro Fuori Porta’ e quello parallelo del Piccolo Teatro, così da creare nuove intersezioni capaci di dare maggiore forza e risonanza all’iniziativa”.

La programmazione comprende nomi di spicco della scena italiana: Fausto Bruno Alesi interpreterà Mumù di Turgenev, Arianna Scommegna porterà in scena La Storia di Elsa Morante, Federica Fracassi attraverserà i Sillabari di Parise, mentre Francesco Centorame proporrà Io quella volta lì avevo 25 anni, spettacolo ispirato a Gaber e Luporini. Accanto agli appuntamenti teatrali, un ciclo di lezioni-spettacolo per le scuole articolato in quattro figure chiave della drammaturgia e del pensiero: Re Lear, Galileo, Antigone e La Maria Brasca. Si tratta di incontri che fondono la dimensione didattica con la pratica, invitando studenti e studentesse a riflettere su temi universali come la giustizia, la scienza, i rapporti familiari e l’autodeterminazione femminile.

Con “Teatro Fuori Porta” l’istituzione artistica fondata da Strehler conferma così la propria vocazione a fare della scena non solo uno spazio di rappresentazione, ma anche di formazione, inclusione e dialogo, radicando sempre più la propria presenza sul territorio lombardo. Tutte le informazioni su date, orari e biglietti sono facilmente reperibili consultando il loro sito dedicato.