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Tim Burton viene omaggiato ai David di Donatello con il premio alla carriera. Un premio doverso per il regista che ha fiirmato pellicole quali Edward mani di forbice, La fabbrica di cioccolato, La sposa cadavere, Alice in Wonderland, Big eyes, per non parlare del primo Batman cinematografico...
Tim Burton è un maestro riconosciuto della favola dark, dei classici rivisitati in stile gotico, a volte cupo, sempre sorprendente. In un'intervista esclusiva a Famiglia Cristiana, nel numero che sarà in edicola da giovedì 4 aprile, il regista spiega la genesi profonda della sua arte: «Nell'immaginazione cerco rifugio dalle sofferenze della vita. Spesso i miei film parlano della diversità, che puàò generare situazioni di emarginazione, ma che al tempo stesso ci rende speciali».
Tim Burton riconosce anche una dimensione spirituale dei suoi film: «Non possiamo negare che esista qualcosa sopra di noi che ci ha creati tutti uguali».


IL NUOVO FILM DI TIM BURTON: DUMBO
Il David di Donatello alla carriera arriva proprio mentre nelle sale esce il nuovo film di Tim Burton, Dumbo, una rivisitazione da par suo del classico Disney del 1941. Qui il circo diventa la metafora delle diversità che coesistono in armonia e la storia dello stesso elefantino racconta il sogno, la speranza di chi è considerato "strambo", e quindi escluso dai gruppi riconosciuti.
Un tema ricorrente nella fimografia di Tim Burton, che affonda le sue radici anche in esperienze biografiche. Sarà interessante vedere, da domani 28 marzo, come il regista americano ha riscritto la favola dell'elefantino nel suo Dumbo.



