Nella cornice di Cortona, storica cittadina aretina a confine con l’Umbria e celebre luogo francescano, si è tenuta nella prima settimana di luglio il Festival di Musica Sacra. Per il suo ventesimo anniversario, una folla gremita di 1500 persone ha partecipato alle iniziative dislocate nella città e nei luoghi circostanti, contribuendo alla celebrazione di un evento che ogni anno cresce d’intensità e suggestioni. Ripercorrendo brevemente la settimana è possibile coglierne a posteriori la straordinarietà degli artisti e delle forze dispiegate, sia da parte degli ospiti che del pubblico.

Sabato 1° luglio la famosa artista israeliana Noa, una delle voci internazionali più emozionanti, ha incantato il teatro Signorelli gremito in ogni ordine di posti, con la sua originalissima interpretazione di 12 brani di Johann Sebastian Bach, per i quali Noa ha scritto i testi in inglese ed ebraico, ispirati a temi diversi, dalla tecnologia alla religione, dal riscaldamento globale al femminismo, fino all’eutanasia, al conflitto israelo-palestinese e alle relazioni nell’era dei social media. Superando i confini di genere musicale e le limitazioni della lingua, si è venuta a creare una performance in grado di trovare una via universale per raggiungere il cuore degli spettatori. 

Il 2 luglio è iniziato il tour a San Domenico, la chiesa del Beato Angelico, in cui è conservata la bellissima annunciazione: il coro della Farnesina, un originale gruppo di artisti, nato all’interno del Ministero deli Esteri Italiano, ha dato vita ad una bella e seguitissima esecuzione dello Stabat Mater di Girolamo Abos.

Lunedì 3 luglio, nella stupenda chiesa rinascimentale di Santa Maria Nuova, un gruppo di musicisti romani ha proposto una serie di brani, da Vivaldi a Corelli fino a Haendel intervallati da letture.

Il 4 luglio, nella suggestiva chiesa barocca di San Filippo, un ensemble proveniente da Montepulciano e San Gimignano, ha proposto una sequenza di brani lirici dalla connotazione sacra, molto apprezzata dal numeroso pubblico presente, mentre mercoledì 5 luglio, nuovamente nella chiesa di Santa Maria Nuova, si è tenuto un concerto di rara bellezza, “Degno Discipulo”, un omaggio a Luca Signorelli che la città di Cortona sta onorando con una grande mostra appena inaugurata. Anonima Frottolisti, l’ensemble umbro, noto interprete della musica antica, racconta il mondo musicale, artistico e culturale, sorto dall’esperienza del mecenatismo sviluppatosi tra XV e inizio XVI secolo, uno spaccato dell’estetica e delle esigenze di rappresentatività dell’epoca. Questa musica rinascimentale, suonata con strumenti dell’epoca, è stata intervallata da una dolcissima melodia antica magistralmente interpretata dal coro Armonioso incanto. Questo connubio ha creato una magia di tale potenza che ha letteralmente inchiodato il numerosissimo pubblico presente, e un impressionante silenzio ha seguito lo snodarsi dei brani fino ad uno scrosciante applauso finale.

Il 6 luglio la bellissima cattedrale di Cortona, con il suo grande organo restaurato dalla benemerita Associazione per il restauro e la valorizzazione degli organi antichi di Cortona, ha accolto il concerto di Francesco Santucci, cortonese di origine e primo sassofonista dell’orchestra della Rai e di Massimiliano Rossi, il quale ha estratto dal cuore dell’organo tutta la sua potenza in una trascinante Marche Trionphale di Dubois. Uno straordinario pezzo di bravura di Francesco Santucci è stata l’esecuzione di Naima di John Coltrane, un brano jazz di rara bellezza, una preghiera d’amore, un brano lento, misterico e affascinante, sospeso, d’un respiro intenso, spirituale.

Il 7 luglio la chiesa di San Francesco, costruita nel 1245 da frate Elia, ha ospitato una conferenza di S.E. Cardinale Fernando Filoni, Gran Maestro dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro dal tema “La Terra Santa come luogo d’incontro”. Durante la stessa sera, nella chiesa di San Domenico, il Maestro Marcello Bronzetti, musicista e uno dei fondatori del Festiva di Musica Sacra, ha proposto la sua ultima creazione: un oratorio che racconta il viaggio immaginario compiuto da Bartolo Longo nel mistero dell’annuncio di Gesù Risorto, guidato da Sant’Elena.

Sabato 8 luglio, il concerto conclusivo del festival, diretto da Mons. Frisina, con il maestoso coro della Diocesi di Roma. La chiesa di San Domenico, nonostante il caldo torrido di una serata di luglio era stipata di persone con molta gente rimasta fuori in piedi fino alla strada. Mons. Frisina ha stimolato il pubblico a partecipare al canto e in certi momenti la voce possente di centinaia di persone ha riempito la chiesa e con rara potenza è salita verso il cielo.

Con questo concerto è iniziata la “Notte sacra” un’esperienza ormai decennale in cui la musica dalla chiesa si trasferisce in piazza, con un pianoforte e in quel conteso Vincenzo Incenzo, con il suo “Comizi d’amore”, ha donato la sua arte creativa che gli ha permesso di collaborare con i più grandi interpreti della musica contemporanea italiana.

Alle tre di notte una porzione di tempo è stata dedicata all’adorazione e successivamente alle cinque del mattino, presso l’Eremo delle Celle, il suggestivo convento fondato da San Francesco, la voce di Serena Caporale, accompagnata dalla chitarra di Alessandro Filindeu ha raccontato il suo “Percorso d’amore” a molte persone, che nonostante l’ora, hanno voluto partecipare ad un evento così particolare e suggestivo.