PHOTO
Abbiamo iscritto nostro figlio 11enne a una scuola diversa dall’istituto dove aveva frequentato asilo ed elementari. Lo abbiamo fatto per più motivi: avvicinarci ai nonni e stimolarlo a uscire dal suo guscio di timidezza, favorendo nuovi incontri in un nuovo ambiente. Forse abbiamo sbagliato. Il ragazzo ha un buon rendimento scolastico, ma spesso piange perché dice che gli mancano la vecchia scuola e gli amici che aveva. Si sente escluso dalle dinamiche di gruppo dei nuovi compagni. Gli sembra che nella nuova classe nessuno lo consideri e che se c’è qualcuno da accusare tocca sempre a lui. Vederlo andare a scuola preoccupato mi distrugge. Dobbiamo cercare di reinserirlo nella scuola precedente?
BETTA
— Cara Betta, comprendo il tuo sconforto. Vedere un figlio che alla mattina va a scuola pieno di ansia e tristezza mette sempre in forte allarme noi genitori. Ma non ti devi scoraggiare: succede spesso che l’inserimento in una nuova scuola e con nuovi compagni sia difficile nei primi mesi. Hai scritto questa lettera a novembre e magari ora il problema è già risolto. Prima di decidere di cambiare scuola, io proverei a rinforzare le risorse e le competenze del ragazzo. Chiedi un colloquio con l’insegnante che funge da responsabile della classe finalizzato non a verificare il profitto scolastico, ma il suo modo di stare in classe. Falle domande per capire con lei cosa succede nell’intervallo, con chi comunica tuo figlio quando entra ed esce di classe, a chi chiede aiuto quando è in difficoltà, come viene guardato e coinvolto dai compagni nelle attività di classe. Potrebbe essere utile anche avere un confronto con il docente di ginnastica che è referente di una materia in cui gli studenti devono spesso fare giochi di squadra e competere e che permette, quindi, di meglio osservare e analizzare le dinamiche presenti all’interno del gruppo. Prova anche ad attivare le risorse del tuo ragazzo affinché lui per primo faccia qualcosa di concreto per far vedere ai suoi compagni che ha voglia di stare con loro e di coinvolgersi in nuove relazioni. L’obiettivo adesso dovrebbe essere – più che il cambio di scuola – il cambio del copione al quale tuo figlio inconsapevolmente aderisce, che sembra quello di un Calimero che nessuno accetta e include. Leggi Cambia il copione della tua vita di Maria Saccà (Franco Angeli) e prova insieme al ragazzo a individuare lo schema ripetitivo (così lo chiama l’autrice) che intrappola e blocca la sua voglia di relazione e di incontro con gli altri. Per esempio, provate a invitare qualche compagno nel pomeriggio, per giocare e studiare insieme, così da rinsaldare il legame reciproco, e a progettare una piccola festa alla quale invitare i compagni.



