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La mia bambina di 10 ANNI da una settimana è attanagliata da pensieri sulla guerra che le mettono paura e tristezza. Spesso scoppia a piangere e dice che non riesce a smettere di pensarci. Tutto è cominciato con il discorso di una maestra durante la mensa in merito allo spreco del cibo, ritenuto deprecabile visto che ogni giorno muoiono bambini a causa della guerra e della fame e che ha prodotto un impatto troppo forte su mia figlia.
Tra l’altro in questo periodo è molto vulnerabile sul piano emotivo perché un anno fa mio marito ha abbandonato la casa per andare a convivere con un’altra donna. Cosa che ci ha reso tutti molto tristi.
MARCELLA
Risposta di Alberto Pellai
– Cara Marcella,
la paura della morte è sempre connessa alla consapevolezza che essa porta a una perdita irrimediabile. Il tema della perdita è centrale nella vostra storia familiare in questo momento. Forse, non avete affrontato bene il passaggio separativo in corso e l’abbandono della casa da parte del papà. Se così fosse, tutte le emozioni della tua bambina sono rimaste compresse e inespresse in attesa di un’occasione che le facesse emergere e portare dentro la relazione con te che per lei sei la sua base sicura. L’angoscia di morte della tua bambina è certamente correlata alla narrazione fatta a scuola dalla maestra, che però ha fatto da detonatore di qualcosa che c’era già nel suo mondo profondo e che non riusciva ad essere comunicato e condiviso con te. In questo momento, la tua bambina condivide con te non solo una paura imparata a scuola, ma una paura più grande conseguente a tutte le perdite di sicurezza che la scelta del tuo ex marito ha messo nelle vostre vite. Come scrivi tu, probabilmente in casa tua c’è tanta tristezza e un senso di precarietà che lei assorbe dalle tue espressioni del viso e dalle parole che ti sente scambiare quando parli con amiche o parenti che ti sostengono in questo passaggio faticoso e doloroso. Potrebbe essere utile farla partecipare ai cosiddetti gruppi di parola che aiutano i bambini a verbalizzare le emozioni intense che stanno vivendo nel corso della separazione dei genitori. Verifica quali centri nella tua provincia ne offrono uno. Potreste leggere insieme due libri: Il fiore della vita (De Agostini), un albo illustrato molto poetico che parla di come la guerra cerca di distruggere tutto, ma alla fine vince la vita. Dopo la lettura, comprate una piantina di cui aver cura, cosa che la farà sentire attiva e capace nel coltivare la vita mentre la paura della morte la attanaglia. Bello e utile anche In mezzo a un milione di rane e farfalle di De Gregorio (Feltrinelli), che aiuta a capire che ciò che ci lascia continua a vivere dentro di noi.



