Mio figlio di sei anni è stato a teatro con la scuola a vedere Il mago di Oz. Poi ci hanno lavorato in classe. L’omino di latta chiede al mago di avere un cuore, lo spaventapasseri di avere un cervello.

Quando è toccato a lui, ha chiesto di avere più coraggio… mi ha fatto una tenerezza infinita e mi sono chiesta come si fa ad aiutarlo ad averne di più. La nostra società non è fatta per chi non ha coraggio, a maggior ragione se sei un maschietto. Mi chiedo se su questo fronte non sia più decisivo l’intervento del padre o se il coraggio passi dalla mamma. E se ha qualche consiglio pratico per renderlo più sicuro delle mille qualità che ha.

Luca è un bambino molto particolare, un sognatore. Non ama giocare a calcio, ma adora suonare la batteria e le storie romantiche. Ha mille attenzioni per tutto ciò che lo circonda. Vorrei che restasse la meraviglia che è ma un po’ più sicuro di sé.

VALERIA

 

Risposta di Alberto Pellai

– Cara Valeria, con le tue parole ci fai intuire che tuo fi glio possiede una forza tutta speciale: la sensibilità e l’attenzione verso ciò che lo circonda. E poi ama la musica e ha il desiderio di trovare bellezza e stupore nelle piccole cose.

Mi sembra una dotazione meravigliosa oggigiorno. E penso che in un mondo dove tutti sono impulsivi, insensibili, sempre in movimento e urlanti, essere come è il tuo bambino sia una dimostrazione di unicità davvero bellissima. Essere unici, cioè non uguali a tutti gli altri, oggi è forse la cosa più coraggiosa che si possa fare nella vita. Magari, quando il tuo bambino ha espresso il desiderio di voler avere più coraggio, intendeva: vorrei saper essere sempre capace di buttarmi nelle cose e nella vita, non sentirmi in imbarazzo o difficoltà nelle situazioni nuove o con persone che non conosco, saper giocare bene a tutti i giochi e a tutti gli sport.

Forse, nel desiderarsi più coraggioso, immaginava anche di voler essere meno rifl essivo, più immediato e sicuro di sé. Però, cara Valeria, il tuo bambino ha solo sei anni. E ha tutta la vita davanti per imparare a essere tutto ciò che ancora non riesce a essere. L’etimologia del coraggio è “avere cuore”. Puoi partire proprio da questa informazione per aiutarlo a comprendere che lui è il bambino più coraggioso del mondo.

E poi potete leggere insieme Storie per bambini che hanno il coraggio di essere unici (Salani), un libro che racconta come un bambino può rendere il mondo un posto migliore e che fornisce tante declinazioni diverse della parola coraggio.