Una giornata di navigazione densa di riflessioni. Al mattino, dopo la Santa Messa, officiata da don Giuseppe Lacerenza e don Vincenzo Vitale (che nel pomeriggio, al piano, ha dedicato un indimenticabile concerto alle lettrici e ai lettori a bordo), il professor Nicolangelo D’Acunto, Direttore del Dipartimento di Studi Medievali, Umanistici e Rinascimentali dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, in dialogo con il condirettore di Famiglia Cristiana, Luciano Regolo, ha ricostruito la parabola del rapporto tra cristiani e musulmani dalle Crociate fino ai nostri giorni.

D’Acunto ha sottolineato come proprio nel XII secolo cambiò il concetto di “miles Christi” – prima inteso come monaco o eremita in lotta contro il male, poi in epoca crociata come uomo che impugna realmente la spada in nome del credo religioso. Sarà Giovanni Paolo II il 27 aprile 1997 a chiedere perdono per tutte le guerre religiose abbracciate dalla Chiesa, in primis le Crociate. La continuità nel magistero dei Papi che si sono succeduti dal Vaticano II in poi è stato il filo conduttore della conferenza, seguita con particolare attenzione da lettrici e lettori. Giovanni XXIII che aveva lanciato i primi semi con la Pacem in Terris, esattamente 60 anni fa; poi Montini, il primo Pontefice a volare in Terra Santa, che indicò negli egoismi nazionalisti un atteggiamento inconciliabile con quello cristiano; Wojtyla che convocò le autorità religiose di confessioni diverse nella storica Giornata  mondiale per la Pace di Assisi nel 1986; Ratzinger, frainteso nel suo discorso di Ratisbona, che dall’altare di San Giovanni Laterano elevò una preghiera a Dio Padre con accanto gli imam; e, infine, Francesco con la Dichiarazione di Fratellanza sottoscritta a Abu Dhabi nel 2019 e l’enciclica Fratres Omnes un anno dopo, oggi tradotta anche in arabo, firmata sulla tomba del santo Poverello d’Assisi, al quale si è ispirato in tutto il suo magistero, dalla scelta del nome in poi. Dalla Nostra Aetate in poi, insomma, è possibile tracciare una netta continuità che ha portato al crescere del dialogo tra cattolici e musulmani, mentre quello tra quest’ultimi e gli ebrei risulta, ha chiarito D’Acunto, ancora molto segnata da influenze politiche e interessi di vario genere, che in realtà poco hanno a che vedere con l’argomento religioso.
Altro momento particolarmente intenso della giornata è stato quello dedicato alla Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, argomento al quale Famiglia Cristiana ha dedicato la copertina del numero in edicola, con la riflessione di Alberto Pellai, ripresa da vari quotidiani, sulla necessità di un progetto educativo che escluda il possesso dalle relazioni affettive e riaccenda la cultura del rispetto. Temi trattati con intensità anche dall’intervista a Tonino Cantelmi sul sito della testata. Lettori e lettrici si sono raccolti in un commovente minuto di silenzio per Giulia Cecchettin e tutte le vittime di femminicidio, seguito dalla recita di un’Ave Maria.
A conclusione della giornata, sempre al Pantheon Theatre della nave, l’interessante e ultima conferenza di Laura Paladino sul tema “Gesù e gli stranieri: il Signore che accoglie e perdona”. A tema tanti incontri di Gesù con persone straniere (la Cananea, la Samaritana, ecc.), che aprono a una fraternità universale.

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