A ogni tocco il telefono ci riconosce. Se non siamo noi a usarlo, si blocca. Ecco la prossima frontiera, il massimo della privacy possibile. In attesa di sapere se il prossimo iPhone di Apple avrà o no un sensore in grado di riconoscere le impronte digitali del possessore, dalla Germania arriva il primo prototipo di schermo "tattile" che rileva le impronte di chi lo usa. Il progetto si chiama "Fiberio", ed è il frutto di due ingegneri tedeschi. Il nuovo display potrebbe fungere da password sbloccando il dispositivo e aumentando la sicurezza. Ma anche autenticare documenti, accedere a informazioni riservate, rilasciare firme digitali ancora più evolute.

Insomma, "Fiberio" è il primo touchscreen biometrico. «Normalmente, i display non possono rilevare le impronte digitali e i sensori di impronte non possono mostrare immagini», spiegano a New Scientist gli inventori Christian Holz e Patrick Baudisch, del Plattner Institute di Potsdam. «Quello che abbiamo inventato fa entrambe le cose. Nessuno c'era riuscito prima». E i test sul prototipo sembrano incoraggianti, visto che il riconoscimento impronte sarebbe addirittura in linea con gli standard dell'Fbi. In pratica, è il primo schermo che autentica gli utenti durante l'interazione tattile, anche "multi-touch".

Vediamo gli utilizzi pratici, perché se una tecnologia funziona bene nelle università, prima o poi arriva nel listino commerciale di qualche gigante dell'information tecnology. E infatti "Fiberio" potrebbe finire nel mirino della Apple, visto che la Mela Morsicata punta a un nuovo iPhone dotato di riconoscimento di impronte digitali, magari integrato nel touch screen. In questa direzione andrebbe già un brevetto depositato da Cupertino.

La domanda è: se lo smartphone, e poi il telecomando della Tv, il computer desktop, il tablet, e magari anche la lavatrice intelligente e l'antifurto di casa, funzionano esclusivamente con le nostre impronte, con chi condivideremo la nostra vita?