In poche righe riassumo la mia vita. Sono la prima figlia e i miei volevano un maschio. Poco apprezzata e poco amata da tutti (genitori, zii ,nonni). Infanzia e adolescenza passate vivacchiando senza interessi, stimoli e amicizie. Mi sono sposata e ho vissuto dieci brutti anni di incomprensioni familiari. Avevo un lavoro che non mi piaceva ma che ho fatto con tutto l’impegno e l’entusiasmo di cui ero capace. Unica cosa positiva erano i figli e la casa che ci siamo fatti con tanti sacrifici. E allora qual è la cosa positiva? Dopo la pensione ho cominciato a pregare meglio, a recitare le Lodi ogni mattina, le preghiere del giorno, le preghiere a sant’Antonio e a santa Rita, a partecipare alla Messa, in certi periodi tutti i giorni, e a ricevere l’Eucaristia. Dopo queste preghiere, fatte con impegno, mi sono accorta che le giornate passavano e passano lisce, pur con i problemi (che ci sono). È come se Qualcuno togliesse le pietre che si incontrano nella via. È come se avessi una speciale serenità che mi fa vivere in pace con me stessa e con gli altri. È una vita nuova che non avevo mai provato che mi dà un po’ di gioia. Un po’ di gioia perché ho tre figli e tre nipotini lontani e vado incontro a una vecchiaia di solitudine. Spero però che la preghiera quotidiana mi dia sempre la forza di pensare bene e di vivere serena. Consiglio a tutti di pregare perché la serenità interiore non si compra.

NONNA ANNA