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Nella storia letteraria di Susanna Tamaro aleggia un mistero: un romanzo, scritto quando l'autrice triestina non era ancora famosa - prima di Va' dove ti porta il cuore, per intenderci - che nessun editore volle pubblicare. Quel libro esce ora per Bompiani e si intitola Illmitz.
Nel 1994 Susanna Tamaro dava alla stampe la prima edizione di Va’ dove ti porta il cuore, best- seller da 14 milioni di copie, 9 in Italia, 5 all’estero. «Il libro più conosciuto e anche quello più misconosciuto», ricordava di recente la scrittrice, in occasione dell’uscita dell'edizione tascabile per Bompiani.
Prima di quel successo che la rivelò, però, esisteva un'opera prima, scritta quando aveva appena venticinque anni. Un'opera letta e apprezzata, in prima battuta, da Claudio Magris e Giorgio Voghera, che tentarono invano di farlo pubblicare. Il testo cadde poi nell'oblio, in una sorta di limbo letterario.
Oggi quel romanzo esce. E solo oggi doveva arrivare al lettore: soltanto leggendone la genesi in Ogni angelo è tremendo - la dura autobiografia letteraria che sempre Bompiani ha pubblicato l’anno scorso - si può inquadrare nella giusta luce quello che è a tutti gli effetti il primo libro della Tamaro.
Illmitz è un luogo dell’anima, il viaggio di un giovane venticinquenne, protagonista alle prese con la sua formazione e con il tentativo di indagare le origini della sua famiglia, nata in Austria e poi trasferita sul Carso. Sul palcoscenico irrompono figure diverse: la sorella Agnese, morta investita mentre attraversava una strada a occhi chiusi per verificare l’esistenza dell’angelo custode; la “fidanzata” Cecilia; poi l’amico Andrea, rimasto nel paese natale, sul Carso, vicino alle proprie radici; e la madre, scomparsa da alcuni anni.
Nel 1994 Susanna Tamaro dava alla stampe la prima edizione di Va’ dove ti porta il cuore, best- seller da 14 milioni di copie, 9 in Italia, 5 all’estero. «Il libro più conosciuto e anche quello più misconosciuto», ricordava di recente la scrittrice, in occasione dell’uscita dell'edizione tascabile per Bompiani.
Prima di quel successo che la rivelò, però, esisteva un'opera prima, scritta quando aveva appena venticinque anni. Un'opera letta e apprezzata, in prima battuta, da Claudio Magris e Giorgio Voghera, che tentarono invano di farlo pubblicare. Il testo cadde poi nell'oblio, in una sorta di limbo letterario.
Oggi quel romanzo esce. E solo oggi doveva arrivare al lettore: soltanto leggendone la genesi in Ogni angelo è tremendo - la dura autobiografia letteraria che sempre Bompiani ha pubblicato l’anno scorso - si può inquadrare nella giusta luce quello che è a tutti gli effetti il primo libro della Tamaro.
Illmitz è un luogo dell’anima, il viaggio di un giovane venticinquenne, protagonista alle prese con la sua formazione e con il tentativo di indagare le origini della sua famiglia, nata in Austria e poi trasferita sul Carso. Sul palcoscenico irrompono figure diverse: la sorella Agnese, morta investita mentre attraversava una strada a occhi chiusi per verificare l’esistenza dell’angelo custode; la “fidanzata” Cecilia; poi l’amico Andrea, rimasto nel paese natale, sul Carso, vicino alle proprie radici; e la madre, scomparsa da alcuni anni.



