Dopo la sconfitta elettorale alle europee Beppe Grillo si è distinto per i seguenti pregnanti atti politici: 1) ha dato la colpa ai pensionati; 2) ha prodotto un video mentre ingeriva del Maalox; 3) è andato su tutte le furie per un dossier dell’Ufficio di Comunicazione dei Cinque Stelle della Camera che ha analizzato negativamente la campagna elettorale del suo leader; 4) è volato a Bruxelles senza consultare nessuno per incontrare il leader britannico populista dell’Ukip Nigel Farage; 5) se ne è andato in vacanza a Marina di Bibbiena e si è fatto fotografare sul bagnasciuga con una corona di spine come il Nazareno.

Se il buon giorno si vede dal mattino, il leader dei Cinque Stelle non ha tratto grande insegnamento dalla sconfitta. Anzi, la debacle elettorale sembra aver esacerbato ancor più tutti i suoi difetti, con alcune strampalate innovazioni, come offendere con delle pagliacciate goliardiche i credenti del suo Movimento (che sono tanti) e di tutta l’Italia. Continui pure a minacciare e a scherzare, ma lasci stare uno dei simboli del cristianesimo,  oltretutto non un simbolo qualsiasi, ma il segno del dolore e della passione di Cristo. Non fa nemmeno ridere. Oltretutto - anche a voler rimanere sul piano delle allegorie dissacranti -  le recenti disavventure elettorali dovrebbero avergli insegnato che prendere in giro il Nazareno - sede nazionale di un noto partito -  non gli ha portato fortuna.