Lo avete saputo, no? Gianfranco Fini torna (coraggiosamente) in campo. Il suo nuovo movimento si chiama “Partecipa” e prevede l’atto di fondazione in un paio di eventi che si svolgeranno al Palacongressi di Roma. Nell’era dei selfie e degli hashtag l’annuncio è dato in Rete (ha fatto pure l’hash-battuta: #senzasecondifini), attraverso un video postato su You Tube. Nel video si vede uno sconosciuto signore che abbandona la panchina e invita un giocatore a calciare un calcio di rigore. Poi la camera si allarga e viene svelato il volto del fondatore di Alleanza nazionale: “Una partita si può perdere, se la giochi a testa alta e senza secondi Fini. Puoi tornare a vincere, partecipa”.

Il calcio come metafora funziona sempre e se Prandelli, Pirlo, Balotelli & Co. gli danno una mano andando avanti nel Mundial… Nel 1996 Alleanza nazionale, erede del Movimento sociale di Almirante e Rauti, aveva sei milioni di voti, pari al 15,7 per cento. Alle ultime elezioni e dopo le disavventure sulla nota vicenda dell’appartamento di Montecarlo Fini era uscito di scena con lo 0,47 per cento e nessuno della sua lista era stato eletto. Ora Gianfranco ricomincia da zero (virgola 47) e propone la “sua idea per una destra che non c’è”. La questione si è fatta ontologica: ma perché se la destra non c’è dovrebbe esserci con Fini che (politicamente) non c’è più? Misteri della politica. Non era meglio chiedere un passaggio sulla scialuppa di Alfano? Comunque, se volete vedere il video cliccate qui sotto: