A volte il Movimento Cinque Stelle ha veramente contorni inquietanti da Grande Fratello. Dopo la timida apertura di alcuni parlamentari grillini, in particolare del senatore Luis Orellana, che aveva fatto cadere il tabù dello “splendido isolamento” e dell’opposizione a tutti i costi, ecco risuonare tra il popolo dei Cinque Stelle, come una tromba del giudizio, il solito post del blog di Grillo. Un post scritto quasi certamente da Casaleggio (si riconosce dallo stile, a meno che l'ex cabarettista sia diventato così bravo da imitare lo stile del suo chiomato alter ego). “Chi vuole guardarsi l’ombelico si tiri fuori. Il M5S non è il suo ambiente”. Traduzione: non ci provate o vi butto fuori. Non è possibile nessun tipo di alleanza di governo, né col Pdl, né col “Pd meno elle”. Per sottolineare il concetto Grillo-Casaleggio (o Casaleggio-Grillo) evoca gli scacchi: “I pezzi bianchi non possono allearsi con quelli neri”.
E giù le solite allusioni alla “violenza” del gioco (“Kasparov diceva che è il gioco più violento che esiste”), i toni da guerra civile (“o noi o loro”) e l’indizione del solito vaffa-day. Con incitamento finale: “tenetevi pronti”, volgarizzazione dell’evangelico “estote parati” (se non è una chiusa millenaristica in perfetto stile Casaleggio questa…). Lo scopo di Grillo, a differenza dell’esoterismo degli scacchi, è chiaro: andare alle elezioni e sfruttare il malcontento dilagante, i voti leghisti e del Pdl in libera uscita, i delusi del Pd, l’astensionismo e tutto il resto. Ma l’immobilismo ostinato in cui si è rinchiuso gli si potrebbe ritorcere contro. Negli scacchi c’è sempre un giovane avversario, un Tabori, come nella Variante di Luneburg, pronto a dare scacco matto. Attualmente ce n’è uno in circolazione. Indovinate chi.
E giù le solite allusioni alla “violenza” del gioco (“Kasparov diceva che è il gioco più violento che esiste”), i toni da guerra civile (“o noi o loro”) e l’indizione del solito vaffa-day. Con incitamento finale: “tenetevi pronti”, volgarizzazione dell’evangelico “estote parati” (se non è una chiusa millenaristica in perfetto stile Casaleggio questa…). Lo scopo di Grillo, a differenza dell’esoterismo degli scacchi, è chiaro: andare alle elezioni e sfruttare il malcontento dilagante, i voti leghisti e del Pdl in libera uscita, i delusi del Pd, l’astensionismo e tutto il resto. Ma l’immobilismo ostinato in cui si è rinchiuso gli si potrebbe ritorcere contro. Negli scacchi c’è sempre un giovane avversario, un Tabori, come nella Variante di Luneburg, pronto a dare scacco matto. Attualmente ce n’è uno in circolazione. Indovinate chi.


