Cinque cooperative, 9.476 persone e più di 2 mila famiglie aiutate. Sono i numeri del progetto “Cacao sostenibile”, realizzato dal 2020 al 2025 da Esselunga in collaborazione con Altromercato in Togo.

In cinque anni di attività, il progetto ha avuto l’obiettivo di supportare i produttori di cacao attraverso iniziative equosolidali e di sostenibilità e garantire che tutto il cacao contenuto nei prodotti a marchio Esselunga sia 100% equosolidale e tracciato tramite tecnologia blockchain, per assicurare trasparenza in ogni fase.

Le attività promosse da Esselunga in Togo sono state definite a partire dalle esigenze espresse dalle comunità locali e sono state rivolte al sostegno alle cooperative agricole, con l’obiettivo di renderle autonome attraverso formazione, incremento delle rese, diversificazione delle colture e miglioramento delle fasi post-raccolta. I risultati non si sono fatti attendere: l’impatto sulla qualità della vita degli agricoltori è stato tangibile, così come il rafforzamento della sostenibilità del settore.

Il progetto ha permesso la distribuzione di oltre 367 mila piantine di cacao, la creazione di 25 vivai, la costruzione di 10 siti di compostaggio e una crescita della produttività media del 55% negli appezzamenti delle scuole-campo. Si è agito inoltre sulla diversificazione delle colture, per consentire lo sviluppo di fonti alternative di guadagno: sono stati convertiti 41 ettari ad agroforesteria dinamica, create 164 parcelle agroforestali e messe a dimora oltre 242 mila piante di specie alternative – curcuma, agrumi, zenzero, anacardi, banane e papaya. Diversificare, infatti, riduce la diffusione di parassiti e malattie, contribuisce a mantenere il suolo fertile e riduce il rischio economico legato all’eventuale fallimento di una singola coltura.

La vista guidata a una delle piantagioni di cacao in Togo.

Un ruolo fondamentale ha avuto anche l’intenso programma di formazione messo in atto: 9 scuole-campo, 9 mila agricoltori formati e 66 tecnici coinvolti in 1.367 sessioni dedicate alle buone pratiche agricole.

Secondo un’indagine interna, il 100% dei contadini intervistati si è detto soddisfatto del supporto ricevuto, il 56% ha segnalato un miglioramento del benessere familiare, mentre il 44% ha registrato un incremento del reddito. Tra gli interventi figura anche la realizzazione di 7 unità di essiccazione e fermentazione, per migliorare la qualità del cacao, e la creazione di un database digitale che mappa 2.058 produttori e 1.890 ettari di coltivazioni, garantendo una gestione più efficiente dei pagamenti e della tracciabilità.

Anche i clienti di Esselunga hanno contribuito alla buona riuscita dell’iniziativa: attraverso il Catalogo Fìdaty sono state registrate donazioni di punti quantificate in 560 mila euro, destinati al sostegno delle comunità togolesi.

Il percorso con Altromercato non si ferma qui. Da luglio 2025 è attivo un nuovo programma quinquennale in Madagascar: una delegazione malgascia visiterà il Togo per osservare i risultati ottenuti, in un passaggio simbolico e operativo di continuità.

Un ulteriore tassello dell’impegno che Esselunga e Altromercato intendono portare avanti con decisione: promuovere filiere trasparenti, sostenibili e di valore, a beneficio delle comunità del Sud del mondo e dei consumatori.

Laura Bacchiega, responsabile Sviluppo e coordinamento progetti commerciali Esselunga

«Nel 2023 abbiamo toccato con mano il valore di questo percorso condiviso in Togo, visitando le realtà locali: è stata un’occasione di scambio e apprendimento che ci ha stimolato a continuare il nostro percorso di sostenibilità», commenta Laura Bacchiega, responsabile Sviluppo e coordinamento progetti commerciali Esselunga. «L’impegno in Togo prosegue anche dopo il termine del progetto: continueremo a collaborare per l’approvvigionamento della materia prima che, grazie agli interventi realizzati, ha notevolmente migliorato la propria qualità».