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Per una settimana, tra fine agosto e inizio settembre, Piazza Duomo a Milano ha profumato di pane appena sfornato. Cento fornai da tutta Italia, mani infarinate e sorrisi generosi, hanno lavorato giorno e notte per “Pane in Piazza 2025”: un evento di solidarietà che ha unito tradizione, gusto e impegno concreto. Promossa dai Frati Minori Cappuccini Missionari di Milano insieme alla famiglia Marinoni, con il patrocinio del Comune e la benedizione dell’arcivescovo Mario Delpini, l’iniziativa ha trasformato il cuore della città in un grande laboratorio del dono.
Il risultato? Oltre 300 mila visitatori, migliaia di focacce, pizze e dolci distribuiti, e soprattutto fondi sufficienti per dare vita a un sogno: un panificio e una scuola di panificazione a Bambui, nel nord-ovest del Camerun.
Lì, grazie ai frati e alla generosità dei milanesi, prenderà forma un progetto che unisce formazione, lavoro e speranza per intere generazioni.


«Non vogliamo costruire una cattedrale nel deserto – spiegano i Frati Cappuccini – ma un’opera che la popolazione locale possa portare avanti da sé, capace di migliorare davvero la vita della comunità».
A Bambui, cittadina universitaria con migliaia di studenti, il pane non è un alimento scontato. Mancano forni, farine, competenze. Il nuovo panificio — già in fase di allestimento in una palazzina di proprietà dei frati — sarà anche una scuola dove i giovani camerunesi potranno imparare un mestiere, affiancati da fornai italiani che li formeranno tra Milano e l’Africa. I primi a partire per la formazione saranno due frati cappuccini di Bamenda.
Ma il progetto non si ferma qui. Il forno di Bambui porterà pane anche ai detenuti del carcere di Bamenda, dove 1.300 persone, tra cui una trentina di adolescenti, vivono in condizioni di estrema povertà e malnutrizione. E pure al Centro Emmaus, struttura che accoglie disabili e malati mentali spesso abbandonati a se stessi.


Con il coordinamento di padre Cyrill, frate camerunese laureato in agraria, si sogna già un passo in più: coltivare grano sul posto per completare l’intera filiera del pane. Un gesto semplice che diventa segno di autonomia e dignità.
Dietro “Pane in Piazza” c’è la lunga storia dei Frati Minori Cappuccini Missionari di Milano, da 450 anni al servizio degli ultimi. Il loro Centro, in piazzale Cimitero Maggiore, è un crocevia di fede e concretezza: da qui partono missionari e volontari laici verso Africa, Asia e Sudamerica; qui si organizzano eventi, mercatini solidali e momenti di preghiera. Chi entra nella chiesa del SS. Crocifisso, con le sue pareti ricavate da marmi e pietre di tombe antiche, scopre un luogo singolare e profondamente francescano, dove la memoria e la vita si intrecciano in un messaggio di speranza.
“Pane in Piazza”, quest’anno, ha dimostrato ancora una volta come la solidarietà milanese sappia andare lontano. A volte, per cambiare il mondo, basta impastare insieme farina, fede e amore per il prossimo. Tutte le informazioni e i progetti dei frati sono su www.missioni.org



