PHOTO


Nel 2025 ricorre il decimo anniversario della legge 110/2015 che ha istituito in Italia - primo Paese al mondo - il Giorno del dono (fissata ogni anno il 4 ottobre). Un’occasione per riflettere sulla tendenza degli italiani a donare e per confermare il ruolo deIl’Istituto italiano della donazione, che in questi anni è diventato un punto di riferimento nazionale per la promozione della cultura e della pratica donativa. Nell’ambito dell’Istituto è nato l’Osservatorio del dono, composto da enti, esperti e osservatori che, in forma volontaria, svolgono ricerche, analisi e aggiornamenti sulle donazioni, promuovendo la cultura del dono.
Ogni anno l’Osservatorio pubblica un rapporto che racconta le tre forme di donazione più diffuse: economica (denaro), di volontariato (capacità e tempo) e biologica (sangue, organi, tessuti…), registrandone l’andamento in rapporto al contesto politico, sociale ed economico e raccontando nel contempo, quindi, le trasformazioni che vive la nostra società.
L’ottava edizione del rapporto “Noi doniamo” registra nel 2024 dei segnali di ripresa nelle donazioni: secondo i dati Istat, il numero di cittadini di età superiore ai 14 anni che affermano di aver versato soldi ad un'associazione almeno una volta negli ultimi 12 mesi è aumentato di 0,6 punti percentuali: 11,6% in confronto con l’11% nel 2023. In valori assoluti Istat sono 6.021.000 i donatori in Italia. La tendenza a donare aumenta con l’innalzarsi dell’età ed è strettamente legata alla stabilità lavorativa: la concentrazione maggiore di donatori si ha a partire dai 45 anni in poi, con un picco tra i 65 e 74 anni.Per quanto riguarda le fasce più giovani della popolazione la propensione a donare diminuisce con l’abbassarsi dell’età, in conseguenza ovviamente della minore disponibilità economica. Quanto al genere, le donne si dimostrano in generale più generose e disposte a donare rispetto agli uomini.
Il 2024 registra inoltre una ripresa della percentuale di persone che svolgono attività gratuite in associazioni di volontariato: lo scorso anno si è passati dal 7,8% all’8,4%, con una crescita sostanziale. Tra associazioni di volontariato e quelle non di volontariato, parliamo complessivamente di quasi 6 milioni di volontari, un numero che si avvicina molto a quello dei donatori di risorse economiche.
Prosegue la crescita anche delle donazioni biologiche. Nel 2024 le donazioni di sangue ed emocomponenti sono state complessivamente oltre 3 milioni, con un aumento dell’1,1% rispetto al 2023. Un risultato ottenuto grazie a una platea di 1,67 milioni di donatori di sangue ed emocomponenti iscritti per la gran parte alle quattro principali associazioni: AVIS, Croce Rossa Italiana, FIDAS e FRATRES. Il Centro nazionale trapianti ha sottolineato come il 2024 sia stato un anno di primato anche per la donazione e il trapianto di tessuti, oltre che per gli organi.
La regione italiana con la quota più elevata di donatori (22,6%) in rapporto alla totalità dei residenti è il Trentino Alto Adige. La capitale italiana del dono 2025 è Irpinia Sannio (provincia di Avellino): qui gli eventi del Giorno del dono saranno realizzate in collaborazione con il CESVOLAB - CSV Irpinia Sannio ETS dal 3 fino al 24 ottobre. Il calendario prevede visite guidate, laboratori e percorsi didattici per studenti e famiglie (2 ottobre), la premiazione dei contest nazionali #DonareMiDona Scuole con ospiti del mondo della cultura e dello spettacolo, tra cui Geronimo Stilton, esibizioni e spettacoli musicali (3 ottobre), la raccolta sangue promossa da Fratres Campania (4 ottobre) e, per concludere, una grande giornata di restituzione e testimonianze con i protagonisti del dono (24 ottobre).Tutte le informazioni su #DonoDay2025 sono disponibili su www.giornodeldono.org - www.istitutoitalianodonazione.it - https://blog.iodonosicuro.it/ - https://cesvolab.it/



