Ventotto sedi e centri di riabilitazione in varie regioni d'Italia, dalla Lombardia alla Puglia, dalla Liguria alla Campania, nelle quali sono stati accolti 23mila bambini e sono stati coinvolti 2.345 operatori. Il Bilancio di Missione di La Nostra Famiglia fotografa un anno di attività, dati e risultati ma soprattutto, al di là dei numeri, racconta quell’arte della cura e del bene che accompagna bambini, ragazzi, giovani adulti e famiglie segnate dalla disabilità e dalle difficoltà dello sviluppo.

«Ci avviciniamo all’ottantesimo dell’associazione», dichiara la presidente Luisa Minoli. «Ovviamente sono cambiati i tempi, gli strumenti e la cultura della riabilitazione, ma la missione è ancora quella che ci aveva affidato il fondatore Beato Luigi Monza nel 1946, quando prese il via la nostra attività: stare dalla parte dei bambini con la semplicità e la tenacia dei gesti quotidiani della cura e della riabilitazione, con le domande della ricerca, con l’impegno della formazione. Come molte strutture sanitarie non profit, stiamo vivendo un periodo difficile: tuttavia continuiamo ad affrontare la sfida di coniugare scientificità, appropriatezza e prossimità, secondo il modello della presa in carico globale e della continuità assistenziale. Il tutto per il bene dei bambini e delle loro famiglie».

Il 2024 si è caratterizzato per una particolare attenzione alle nuove tecnologie: a Bosisio Parini (Lc) è stato inaugurato ActivePark, un parco giochi hi-tech inclusivo progettato in collaborazione con il Politecnico di Milano che si adatta alle caratteristiche di ogni bambino grazie a sensori e feedback personalizzati, mentre a Pasian di Prato (Ud) hanno preso il via nuovi laboratori di realtà immersiva e stimolazione multisensoriale dove le attività riabilitative assumono la forma di un gioco.

Una missione che trova riscontro nei questionari proposti ai genitori, che registrano un elevato grado di soddisfazione circa i servizi offerti (96%) e l’accoglienza ricevuta (97%), e che prende vita nelle parole di un padre, la cui figlia è stata ricoverata nell’Unità Operativa Clinica di riabilitazione per le cerebrolesioni acquisite di Bosisio Parini (Lecco): «Vi abbiamo consegnato, nel lontano dicembre, una ragazza appena uscita dal coma, che non parlava, non mangiava, muoveva a malapena un braccio e una gamba, con un po’ di tubi attaccati. Ci riportiamo a casa la nostra Cate, con il suo bastone e la sua carrozza; traballante, ma connessa, consapevoli di avere davanti a noi un cammino ancora impegnativo, lungo e in salita, ma carichi di speranza per un futuro dignitoso».

Quanto alle donazioni, il 2024 ha conosciuto un incremento, con 3 milioni e 687 mila euro raccolti, che verranno destinati ai progetti e alle attività dei Centri di riabilitazione. Per informazioni: www.lanostrafamiglia.it