Una lotta alla talassemia in tutto il bacino mediterraneo. La Fondazione Ime (Istituto mediterraneo di ematologia presso il Policlinico dell'Università di Roma Tor Vergata), opera ormai da anni, con i finanziamenti del Governo italiano, non solo per curare le persone colpite da malattie genetiche che riguardano i globuli rossi, ma per esportare nei Paesi dove queste hanno la maggiore incidenza, le tecnologie e le forme di cura più avanzate.
In particolare la Fondazione, che dall'8 all’11 marzo convoca a Roma i principali esperti di tutto il mondo per il primo simposio internazionale d'alto livello sulla Sickle cell anemia (Sca), ha attenzione per i bambini. Si parlerà soprattutto di loro, presso l’aula del Ministero della Sanità all’Eur, perché la Sickle cell anemia, l’anemia falciforme, è fra le malattie più dolorose e invalidanti per i piccoli.
La Sca è presente quasi esclusivamente nella popolazione nera africana, sia residente in Africa che trasferito in altre nazioni nel mondo. In particolare, con l’aumentare della popolazione proveniente da Paesi dell’Africa sub-sahariana, la patologia è in aumento anche in Italia. Finora solo in alcune zone dell’Italia meridionale c’era una piccola diffusione.
Il simposio di questi giorni servirà anche a lanciare il progetto della Fondazione per la cura sistemica della malattia attraverso il trapianto di midollo osseo compatibile nei bambini per i quali si riesce a trovare il donatore giusto. I piccoli vanno trapiantati prima di sviluppare complicazione e prima della progressione e aggravamento della malattia. Con questo progetto l’Italia è in prima fila nelle azioni di cooperazione con i Paesi africani più colpiti.
In particolare la Fondazione, che dall'8 all’11 marzo convoca a Roma i principali esperti di tutto il mondo per il primo simposio internazionale d'alto livello sulla Sickle cell anemia (Sca), ha attenzione per i bambini. Si parlerà soprattutto di loro, presso l’aula del Ministero della Sanità all’Eur, perché la Sickle cell anemia, l’anemia falciforme, è fra le malattie più dolorose e invalidanti per i piccoli.
La Sca è presente quasi esclusivamente nella popolazione nera africana, sia residente in Africa che trasferito in altre nazioni nel mondo. In particolare, con l’aumentare della popolazione proveniente da Paesi dell’Africa sub-sahariana, la patologia è in aumento anche in Italia. Finora solo in alcune zone dell’Italia meridionale c’era una piccola diffusione.
Il simposio di questi giorni servirà anche a lanciare il progetto della Fondazione per la cura sistemica della malattia attraverso il trapianto di midollo osseo compatibile nei bambini per i quali si riesce a trovare il donatore giusto. I piccoli vanno trapiantati prima di sviluppare complicazione e prima della progressione e aggravamento della malattia. Con questo progetto l’Italia è in prima fila nelle azioni di cooperazione con i Paesi africani più colpiti.


