Napoli, crocevia per eccellenza di lingue e popoli, accoglie circa il 50% degli immigrati presenti nell'intera regione Campania. È qui, dove Ltm (Gruppo Laici del Terzo Mondo) opera dal lontano 1972 sulla scorta del carisma di padre Giusto Pala, che l'ong ha voluto dare nomi, volti e voci a una rappresentanza significativa di quei migranti altrimenti costretti al silenzio e all'indifferenza. Eppure parte integrante e integrata della società.
Un'occasione unica per ascoltare, nella convinzione degli operatori che le parole rimangano ancora oggi, nonostante tutto, un indispensabile strumento di conoscenza, pace e dialogo interculturale. «Queste testimonianze - ci fanno sapere da Ltm -, da un lato vogliono esprimere la ricchezza e la complessità di vite di persone che vivono con noi, accanto a noi, quotidianamente;dall'altra pongono l'accento su quella comunanza di problematiche che almeno fino a qualche decennio fa ha investito anche gli abitanti della Campania, a lungo terra di migrazione verso le città del Nord Italia e del Nord Europa e oggi, a sua volta, area di stabilizzazione di lavoratori migranti e dei loro nuclei familiari».
È nato così, lontano da sensazionalismi e melodrammi, "Mosaico",il portale delle culture che vuole semplicemente raccontare. Raccontare le storie di cinque uomini e cinque donne provenienti da ogni angolo del mondo che, a Napoli, hanno iniziato la loro seconda vita. Non senza difficoltà. Non senza nostalgie. Non senza episodi di discriminazione. Ma sempre a testa alta, con la volontà di costruirsi quel futuro per il quale hanno affrontato sfide e vinto paure. È un progetto che grazie alla sua semplicità tocca le corde giuste: in assenza di filtri o sovrastrutture, le voci dei protagonisti sgorgano limpide e oneste, con qualche intoppo di lingua che invece di togliere qualcosa alla narrazione dell'esperienza, aggiunge.
Un'occasione unica per ascoltare, nella convinzione degli operatori che le parole rimangano ancora oggi, nonostante tutto, un indispensabile strumento di conoscenza, pace e dialogo interculturale. «Queste testimonianze - ci fanno sapere da Ltm -, da un lato vogliono esprimere la ricchezza e la complessità di vite di persone che vivono con noi, accanto a noi, quotidianamente;dall'altra pongono l'accento su quella comunanza di problematiche che almeno fino a qualche decennio fa ha investito anche gli abitanti della Campania, a lungo terra di migrazione verso le città del Nord Italia e del Nord Europa e oggi, a sua volta, area di stabilizzazione di lavoratori migranti e dei loro nuclei familiari».
Le persone che compongono il Mosaico sono «amici di Ltm conosciuti in occasione di corsi di lingua e cultura italiana o di altre attività promosse dall'associazione, arrivati in Italia per motivi e in tempi diversi» che si sono resi disponibili ad aprirsi per condividere le motivazioni che li hanno spinti a lasciare il loro Paese.
Il portale www.mosaicodiculture.it è stato realizzato nell’ambito del progetto “Integrando: tutela dell’Infanzia tra innovazione e tradizione”, promosso dal Gruppo Laici Terzo Mondo - LTM, con il sostegno della Fondazione Banco di Napoli per l’assistenza all’infanzia, con la direzione artistica della Yeah!TheArtFactory e la regia di Ugo Di Fenza.


