FamigliaLa Corte costituzionale, con una storica sentenza, si è pronunciata a favore dell'attribuzione al figlio sia del cognome paterno sia di quello materno qualora i coniugi siano d'accordo. La prima proposta di legge in materia risale a quasi 40 anni fa e nel 2014 la Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo aveva denunciato il nostro Paese come inadempiente del rispetto dei diritti fondamentali previsti dal Trattato di Lisbona, ribadendo il diritto delle madri a potere trasmettere il proprio cognome da ragazza.