Simboli in piazzaIl dissenso non è più fatto solo di slogan: è estetica, narrativa e condivisione virale. L’analisi parte dall’ultimo caso indonesiano e attraversa Occupy, Hong Kong, Bielorussia e Sudest asiatico per mostrare come i segni popolari trasformino richieste sociali in linguaggi comprensibili — e perché le istituzioni non possano ignorarli.