"Sono rimasto molto scosso dalla vicenda del suicidio assistito di Elena che è stata accompagnata in Svizzera da Marco Cappato, poi denunciatosi alle autorità. Non giudico chi decide di ricorrere alla morte prematura pur di non vedere il proprio corpo deteriorare ma credo sia comunque un gesto di sconfitta al quale non mi resta che pregare"
La vicenda del piccolo Archie Battertsbee in Inghilterra mi ha molto colpita e angosciata. Tante sono le domande e poche le risposte, soprattutto quando si parla di staccare la spina a un bambino di soli 12 anni, anche se dichiarato cerebralmente morto.. É giusto farlo in questi casi?
Si è spenta nella sua casa sabato primo novembre, la 29 enne americana affetta da un tumore al cervello che tempo fa aveva annunciato la morte assistita. Dopo un momento di ripensamento, si è lasciata morire.
A Philip Johnson, oggi trentenne, nel 2008 è stato diagnosticato un tumore al cervello di 3° grado e un anno e mezzo di vita. Oggi è lui che scrive a Brittany di non mollare anche se «capisco che quando ti dicono che hai questo lasso di tempo, senti come se dovessi morire domani».
In un video di sei minuti, registrato il 13 ottobre e diffuso ieri dalla Cnn, Brittany Maynard ritratta la scelta di porre fine alla sua vita il primo di novembre. O quanto meno la mette in stand by.