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venerdì 11 ottobre 2024
 
 

A Ravenna cinque giorni di festival per Dante

08/09/2023  Incontri e spettacoli dal 13 al 17 settembre ispirati dal verso del Purgatorio «mentre che la speranza ha fior del verde»

Si intitola Prospettiva Dante  la XII edizione del Festival Dantesco previsto a Ravenna dal 13 al 17 settembre. Promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna con il sostegno della direzione scientifica dell’Accademia della Crusca, la manifestazione di quest’anno trae ispirazione dal verso «mentre che la speranza ha fior del verde» (Purgatorio III, v. 135). Sono in programma cinque giorni di incontri e spettacoli nel cuore di quella Ravenna che offrì all’esule fiorentino accoglienza e speranza di futuro. A proporre uno sguardo dantesco sul domani è l’intreccio di ricerca, alta divulgazione e arti che rappresenta da dodici anni lo spirito del festival. Tra i protagonisti Giancarlo Giannini, Linus, Patty Pravo, Luigi Federico Signorini, Antonio Patuelli, Agnese Pini, Innocenzo Cipolletta, Carmine Abate, Emanuele Banfi, Maurizio Ferrini, Cricca, Arianne Lafita Gonzalvez e Vittorio Galloro, Amerigo Fontani.  Gli Antichi Chiostri Francescani della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, accanto alla Tomba di Dante, sono nuovamente la “casa” del festival, ma il calendario include una giornata al Mercato Coperto, una serata al Teatro Alighieri e un incontro alla Casa Matha - Schola Piscatorum. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero.

 «Le celebrazioni del VII centenario della morte di Dante si sono intrecciate alla lunga traversata della pandemia, ai cui dolorosi esiti, in Romagna, si sono aggiunte le alluvioni del maggio scorso”, ricorda Domenico De Martino, ideatore e direttore del festival, “non potevamo non avanzare un richiamo forte alla speranza, non consolatoria ma vitale, così come motivato dallo stesso Dante. In questo quadro si colloca anche il nuovo titolo del festival, Prospettiva Dante: l’opera e il messaggio dantesco devono essere considerati non solo bene statico e immobile, ma anche fondamento e modello di una consapevole presenza nel nostro tempo. Per questo apriamo il festival a maggiori interazioni con la cultura e l’espressività dei giovani.»

 La manifestazione, posta sotto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica, ha il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Ravenna, della Fondazione Enzo Bettiza e degli Amici dell’Accademia della Crusca; media partner «QN».

 L’apertura è mercoledì 13 settembre, alle 17.30 presso i Chiostri Francescani, con i saluti di Ernesto Giuseppe Alfieri (presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna), Paolo D’Achille (presidente dell’Accademia della Crusca) e Domenico De Martino. A Giancarlo Giannini sono affidate letture dalle Epistole e dalla Commedia. Segue una riflessione del presidente di Confindustria Cultura Innocenzo Cipolletta sul rapporto fra impresa e cultura, con la partecipazione di Filippo Vaghetti di Confindustria Ravenna e dell’imprenditore Antonio Serena Monghini. Alle 21.30 il comico Maurizio Ferrini propone Di Romagna e…di Toscana (con Dante), un confronto fra i due versanti dell’Appennino.

 Giovedì 14 settembre «legge, moneta, officio e costume» (Purgatorio VI, v. 146) è il titolo della conversazione tra Luigi Federico Signorini, direttore generale della Banca d’Italia, e Antonio Patuelli, presidente della Cassa di Ravenna S.p.A. e di ABI - Associazione Bancaria Italiana; coordina l’incontro Agnese Pini, direttrice di «QN Quotidiano Nazionale». Alle 21 Davide Guerra presenta la sua ricerca sugli echi danteschi nella canzone italiana, da Venditti al rapper Murubutu; lo affiancano il pianista e arrangiatore Alessandro Di Puccio e la cantante NicoNote.

 Venerdì 15 settembre, alle 18 MetaDante I: dal futuro a oggi “invade” il Mercato Coperto con la Q Dance Company, Arianne Lafita Gonzalvez e Vittorio Galloro, la soprano Vittoria Magnarello, Lorenzo D’Alessio all’arpa, Marco Saccardin alla tiorba, l’attore Amerigo Fontani, GRV Italia e radio RSE Live Streaming di Ravenna. Alle 21 il Premio Dante-Ravenna è attribuito a Linus, con l’introduzione di Nicoletta Maraschio, presidente onoraria dell’Accademia della Crusca, su La lingua della radio. Alle 22.30 il cantante Cricca si affianca alla Q Dance Company e il dj set di Artemis conclude la serata.

 Sabato 16 settembre, ai Chiostri lo scrittore Carmine Abate racconta «lo pane altrui» (Paradiso XVII, v. 59), mettendo in dialogo l’esilio di Dante e la propria esperienza di migrante. La tessitura musicale è affidata all’Ensemble Mosaici Sonori. Alle 21 al Teatro Alighieri la performance di Amerigo Fontani e Vincenzo De Angelis dal titolo Guido, i’ vorrei precede la consegna del Premio Parole e Musica 2023 a Patty Pravo. A introdurre l’artista Un saluto per Patty del critico letterario Franco Zabagli (Gabinetto Vieusseux di Firenze).

 Domenica 17 settembre, alle 11 alla Casa Matha, Emanuele Banfi (Università di Milano Bicocca, Accademia della Crusca) propone Tradurre la Commedia in greco nel Novecento: l’operazione “dantesca” di Nikos Kazantzakis, osservazioni sulla traduzione del 1934 a opera dell’autore dei romanzi Zorba il greco e L’ultima tentazione.

 Dal 14 al 16 settembre, il cammino di Prospettiva Dante si intreccia a L’ora che volge il disìo, la lettura perpetua della Commedia presso la Tomba di Dante, realizzata da Zona Dantesca, RavennAntica e Istituzione Biblioteca Classense. Grazie alla collaborazione con il Comune di Ravenna, per tre giorni sempre alle 17, saranno infatti tre “voci” del festival – rispettivamente Domenico De Martino, Linus e Amerigo Fontani – a rinnovare l’incontro con il capolavoro.

 
 
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