Il flash mob degli attivisti di Oxfam, Amnesty International ed Emergency a Roma, alla vigilia del G20. Foto Reuters. Sopra: un lago dalla curiosa forma di cuore in Russia, a Balashikha, a 20 chilometri da Mosca, in Russia. Foto dell'agenzia Reuters.
E' un mondo in affanno quello che s'appresta a celebrare la festività di Ognissanti. Il Covid, innannzitutto. Soltanto il 2 per cento della popolazione dei Paesi più poveri è stato vaccinato contro una media del 60 per cento dei Paesi più sviluppati. Intanto la strage continua: gli ultimi dati dell'Organizzazione mondiale della sanità registrano 243.857.028 contagiati e 4.953.246 morti in tutto il pianeta.
C'è un altro virus che colpisce senza pietà: la diseguaglianza economico-sociale. L’Oxfam ha documentato come il Coronavirus abbia aggravato il divario tra ricchi e poveri rendendolo sempre più profondo. Un dato per tutti. Dall’inizio della pandemia il patrimonio dei primi 10 miliardari della Terra è aumentato di 540 miliardi di dollari complessivi.
Il clima, infine. L’obiettivo principale dei negoziati tra gli Stati e delle richieste della società civile è limitare l'incremento della temperatura media mondiale ben al di sotto di 2° rispetto ai livelli preindustriali e proseguire l'azione volta a limitare tale incremento a 1,5°. Per limitare e sconfiggere l’inquinamento si dovrebbe progressivamente scoraggiare la produzione di energia elettrica da fonti fossili (carbone e petrolio) e incentivare quella ottenuta da fonti rinnovabili (eolico, solare, idroelettrico).
Sono solo alcuni degli argomenti segnati nell'agenda dei Grandi della Terra che si danno appuntamento alla Nuvola dell'Eur, a Roma, per il G20 e poi vanno in Scozia, a Glasgow, per il summit Onu (Cop26) su clima e ambiente.
L'editoriale di Luciano Regolo, condirettore di Famiglia Cristiana