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venerdì 16 maggio 2025
 
Il caso
 

Arrestato per presunti abusi parroco del bresciano. Era già stato sospeso dal vescovo

17/04/2025  Don Ciro Panigara aveva già ricevuto il provvedimento cautelativo da parte della diocesi. Sarebbero almeno sei i minori molestati sui cui sta indagando la procura

Non è stato proprio un fulmine a ciel sereno. L’arresto ai domiciliari di don Ciro Panigara, sacerdote bresciano di 48 anni, con l'accusa di violenza sessuale aggravata nei confronti di alcuni ragazzini minorenni, arriva dopo qualche mese dalla sospensione cautelativa che la diocesi aveva già firmato lo scorso 10 gennaio. A seguito di «alcune segnalazioni verbali», si legge nella nota diffusa ieri dal portavoce del vescovo, don Adriano Bianchi, «il sacerdote era stato immediatamente sospeso dal suo ministero parrocchiale» pur «in attesa e nel rispetto delle indagini della competente autorità civile che di seguito sono state avviate». Infatti, spiega la diocesi, «il dramma dei minori, vittime di abusi, non può essere in alcun modo sottovalutato e, tanto meno, eluso a maggior ragione se coinvolge sacerdoti, ma la delicatezza della situazione di chi si trova accusato di una colpa tanto grave, in ogni caso, esige rispetto e cautela». E, mentre si sottolinea che «il provvedimento emesso è forte e doloroso», la diocesi manifesta innanzitutto «vicinanza a tutte le persone coinvolte in questa dolorosa vicenda, assicurando la nostra piena collaborazione alla magistratura».

L’ultimo fatto, che aveva spinto il vescovo Pierantonio Tremolada a intervenire, era accaduto lo scorso dicembre quando un ragazzino aveva segnalato ai suoi tre educatori quanto accaduto dopo una serata passata in oratorio che prevedeva che i giovani - maschi e femmine - passassero la notte tutti insieme. Con la scusa del freddo, era stato il racconto, il sacerdote aveva ospitato nel suo letto il minore che, la mattina dopo, secondo la testimonianza degli educatori «era visibilmente scosso». Gli educatori avevano chiesto immediate spiegazioni al sacerdote sul cui conto circolavano già da qualche tempo voci su presunte attenzioni verso adolescenti maschi che frequentavano l’oratorio. A quel punto il parroco, su richiesta di monsignor Tremolada, aveva dato le dimissioni. La lettera del vescovo -  firmata da monsignor Alfredo Savoldi - vicario episcopale per il territorio della Bassa bresciana, cui appartiene la parrocchia di San Paolo dove si sarebbero svolti i fatti (altre presunte vittime, invece, apparterebbero alla precedente parrocchia di Adro) – era stata letta il giorno dell’epifania. «Vi comunico», vi era scritto, «che, in data 3 gennaio 2025, il vescovo Pierantonio Tremolada ha accolto le dimissioni del vostro parroco, don Ciro Panigara. Nel percorso di discernimento personale e pastorale con il vescovo e con le persone che l’hanno accompagnato in questi primi mesi di ministero tra voi, sono purtroppo emerse situazioni e criticità, che consigliano di interrompere immediatamente la sua esperienza nelle vostre comunità parrocchiali». E ancora, si leggeva, «don Ciro ha rimesso il mandato nelle mani del Vescovo per poter, con più libertà, proseguire il suo cammino personale. Il Vescovo Pierantonio è consapevole che il bene delle persone va sempre rigorosamente salvaguardato. Lo smarrimento che questa decisione provoca in tutti voi è comprensibile. Il Vescovo, tuttavia, chiede a ciascuno di accompagnare questo momento della vita delle vostre comunità con la preghiera e in spirito di comunione».

Secondo le accuse sarebbero almeno sei i minori molestati dal parroco.

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