Pierre Kabeza è congolese di Bukavu, il capoluogo della provincia del Sud-Kivu. Docente alle scuole superiori di Biologia, si è battuto per la tutela dei diritti degli insegnanti, rischiando la vita per questo. Da anni ha dovuto lasciare la Repubblica Democratica del Congo e, aiutato dai Missionari Saveriani, vive ora in Italia dove si occupa di mediazione culturale e continua l’attività per promuovere la giustizia nella sua patria. La recente visita di papa Francesco in Congo ha riacceso i riflettori su una realtà complessa e sofferente come quella del popolo congolese, che aveva capito in profondità l’ambasciatore italiano Luca Attanasio, ucciso in un agguato il 22 febbraio di due anni fa.
Come si mantiene viva la memoria di Luca Attanasio?
«L’Associazione “Amici di Luca Attanasio” nasce nel 2022 da un gruppo di persone, alcune delle quali hanno conosciuto personalmente l’ambasciatore, altre che sono venute in contatto con le sue idee e i suoi principi ispiratori».
Qual è la finalità dell'associazione?
«L’obiettivo è conservare e promuovere, anche tra le giovani generazioni, i valori che Luca ha incarnato con il suo impegno umanitario a favore dei più indifesi, nell’affermare e diffondere con il proprio esempio la cultura della pace e della legalità».
Chi può far parte dell’associazione?
«Tutti, italiani e non italiani! Collaboriamo già con altre associazioni ed enti pubblici e no profit per iniziative di tipo culturale, convegni, manifestazioni, dibattiti, che abbiano al centro il messaggio di pace, di solidarietà tra i popoli e l’altruismo».
Come ricorderete l’anniversario della tragica scomparsa dell’ambasciatore?
“Promuoveremo ogni anno una marcia della pace in Brianza, la terra in cui Luca Attanasio è nato e cresciuto. Il 22 febbraio è il giorno del barbaro attentato in cui Luca ha perso la vita, insieme al carabiniere della sua scorta, Vittorio Iacovacci e all’autista Mustapha Milambo. L’associazione si prefigge di promuovere iniziative con le scuole per sensibilizzare i giovani sul tema della pace, dell’uguaglianza e della legalità».
(Nella foto: Pierre Kabeza durante un'intervista nel programma "Testa e cuore" di Telenova)