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giovedì 08 giugno 2023
 
Manovra 2023
 

Aumentati assegno unico e congedo parentale: bene

10/01/2023  Nella manovra 2023 appena approvata si trovano piccoli segnali di attenzione e sostegno diretto alle famiglie. I primi passi che potrebbero davvero fare la differenza. Ecco la riflessione del sociologo e Direttore CISF Francesco Belletti

La famiglia nella Legge di Bilancio 2023 non ha certo un posto in prima fila; potremmo dire che finalmente è scesa dal loggione, e si può sedere in platea... però agli ultimi posti, ancora lontano dal palcoscenico. Nella manovra appena approvata infatti si trovano piccoli segnali di attenzione e sostegno diretto alle famiglie, che vanno nella giusta direzione, ma ancora deboli. In positivo, prima di tutto è stato rafforzato l’assegno unico, aggiungendo un 50% in più per il primo anno di vita del bambino, e un ulteriore 50% in più se ci sono tre o più figli.

Inoltre è stata resa definitiva la maggiorazione in presenza di una disabilità. Si potenzia così uno strumento strategico, tendenzialmente universalistico, che accompagna le famiglie fino ai 21 anni di vita dei figli. Molto ancora si dovrà fare, ma questi piccoli passi integrativi sono importanti soprattutto perché sembrano confermare che anche Governi di maggioranze diverse possono e vogliono continuare a investire sulla famiglia e sui figli – che non sono né di destra né di sinistra, ma sono il futuro di tutto il Paese.

Altra buona notizia è l’aumento della retribuzione di un mese di congedo parentale all’80% dello stipendio (prima solo al 30%), fruibile o dalla madre o dal padre. Un piccolo segnale di quanto sia importante sostenere la possibilità di tenere insieme famiglia e lavoro nel momento della nascita di un figlio, evento troppo spesso critico per i lavoratori (soprattutto per le madri).

Un altro strumento importante è la carta risparmio per famiglie a basso reddito (finanziata con 500 milioni di euro), che aiuterà la spesa delle famiglie più svantaggiate. Aspetto virtuoso di questo strumento – che rimane un po’ assistenziale, ma risponde a un bisogno comunque pressante – è il coinvolgimento dei Comuni, che sono la parte dell’amministrazione pubblica più a diretto contatto con le reali condizioni delle famiglie. Sarà fondamentale tenere maggiormente conto del ruolo dei Comuni anche quando si ridefinirà la riforma del Reddito di Cittadinanza, perché gli strumenti di protezione contro la povertà non siano solo elargizioni monetarie, ma anche una relazione diretta di sostegno e presa in carico, per favorire il reinserimento sociale e combattere l’isolamento.

Ovviamente le famiglie beneficeranno di molte delle misure strategiche di questa Legge di Bilancio, come per esempio il sostegno al caro bollette-energia (due terzi dell’intera manovra, tra privati e imprese), e non si poteva pretendere di più, da un manovra realizzata con tempi così brevi. Ma per parlare di “priorità famiglia” la strada è ancora lunga. E invece il tempo si fa breve, di fronte alla crisi della natalità e al deficit di futuro per i nostri giovani.

 
 
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