La notizia della chiusura dell’istituto statale Iqbal Masih di Pioltello nell’hinterland di Milano - che ospita le scuole materna, elementare e media - di chiudere il 10 aprile, in concomitanza con la fine della festa mussulmana del Ramadan è stata criticata da diversi esponenti politici come il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, che in questo gesto ha visto l’“islamizzazione” del Paese, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, che ha avversato aspramente la decisione della scuola, generando un'aspra polemica e chiedendo «agli uffici competenti di verificare le motivazioni di carattere didattico che hanno portato a deliberare la deroga al calendario scolastico regionale e la loro compatibilità con l’ordinamento». Valditara ha anche aggiunto: «Le festività possono essere introdotte esclusivamente dalla Regione o dallo Stato». Sulla stessa lunghezza d’onda anche il presidente del Senato, Ignazio la Russa: «Ho parlato con il ministro Valditara che ho incontrato oggi in aereo per puro caso. Mi ha spiegato che le norme prevedono che non spetti alla scuola fissare nuove vacanze, ma spetta alla regione, allo Stato e non sicuramente alla scuola, la quale può tuttavia modificare leggermente il calendario per motivi didattici e non fissando nuove regole. Sennò ci sarebbe la festa degli indù».
Eppure «quella del consiglio di istituto dell’istituto statale di Pioltello è una scelta del tutto legittima, alla luce delle prerogative che le norme assegnano all’autonomia delle istituzioni scolastiche, cui è consentito adattare il calendario scolastico a specifiche esigenze ambientali», chiosa Ivana Barbacci, segretaria generale della Cisl Scuola. Sottoscrive il ragionamento anche il vicedirettore del portale La Tecnica della Scuola, il sito di riferimento per il mondo-scuola in Italia, Reginaldo Palermo, che abbiamo intervistato: «Innanzitutto la decisione del consiglio d’istituto della scuola Iqbal Masih è arrivata all’unanimità lo scorso 19 maggio. Non è qualcosa di improvviso o estemporaneo, ma frutto di un percorso e pure condiviso». L’istituto, dedicato al dodicenne pakistano ucciso nel 1995 per il suo impegno contro lo sfruttamento del lavoro minorile, ha il 40% dei circa 1200 alunni di religione musulmana. Ma alla radice della questione c’è un’unica domanda: la scuola milanese può effettuare questa chiusura, o vìola le leggi? «La decisione del consiglio di istituto rientra perfettamente nell’ambito di quella che viene chiamata autonomia scolastica. Per essere precisi: il decreto del presidente della Repubblica numero 275 del 1999 consente infatti agli istituti di avere autonomia amministrativa, didattica e organizzativa, nell’ambito di alcune regole generali condivise, permettendo alle scuole anche di modificare il calendario scolastico. Questo smentisce le parole dei ministri intervenuti e del presidente del Senato che hanno detto dichiarato che una scuola non può stabilire nuove festività in modo diretto o indiretto», spiega Palermo. Che aggiunge: «All’articolo 5, comma 2 del suddetto decreto, si legge che “gli adattamenti del calendario scolastico sono stabiliti dalle istituzioni scolastiche in relazione alle esigenze derivanti dal piano dell’offerta formativa, nel rispetto delle funzioni in materia di determinazione del calendario scolastico esercitate dalle regioni”. Questo vuol dire che la scuola di Pioltello, così come ogni altro istituto italiano decide in autonomia le proprie pause didattiche. Basti pensare a quello che accade a Ivrea, dove per il celebre Carnevale le scuole chiudono per più giorni durante quella settimana rispetto ad ogni parte d’Italia. O in città come Prato dove c’è una comunità cinese numericamente importate in cui in diverse scuole già si adottano misure del genere nei giorni del Capodanno cinese. Ma - ribadisce il vicedirettore di Tuttoscuola.com - il principio della legge vale, addirittura, per consentire per gli istituti che volessero fare la “settimana bianca”, di adattare il calendario senza problemi».
In conclusione, visto che il ministro Valditara si è appellato per una verifica sull’istituto di Pioltello all’ufficio scolastico regionale della Lombardia, è bene ricordare che «non vi è nessuna norma per cui le motivazioni delle scuole sul calendario scolastico debbano avere alle spalle un elevato spessore pedagogico e didattico. Nel caso della delibera quadro del 2012 con cui la Regione Lombardia aveva definito in via permanente il calendario scolastico regionale di riferimento, si consente alle scuole di disporre adattamenti, purché coerenti con il Piano dell'offerta formativa. E l’Iqbal Masih - conclude Reginaldo Palermo - rispetta ogni tipo di regolamento e legge vigente». Caso chiuso, quindi? Macché.
L'ispezione dell'ufficio scolastico regionale. ha portato il Ministero dell’Istruzione e del Merito (Miur) ad emettere una nota che recita: «Sulla base delle risultanze dell’accertamento ispettivo, sono state evidenziate talune [non meglio specificate n.d.r.] irregolarità della delibera assunta dal consiglio d’istituto [all'unanimità il 19 maggio 2023 n.d.r.]. Il direttore generale dello stesso ufficio ha pertanto invitato il dirigente scolastico, nella sua qualità di garante della legittimità dell’azione amministrativa della scuola, a valutare la disapplicazione della delibera e la possibilità dell’annullamento in autotutela da parte dello stesso consiglio d’istituto, al fine di assicurare il rispetto delle disposizioni in materia».
In copertina un'iniziativa dell'istituto scolastico tratta dalle pagine social dell'Iqbal Masih