L’Arcivescovo Nosiglia davanti alla Sindone per l’Ostensione televisiva del 30 marzo 2013 – foto www.sindone.org tratta dal sito del settimanale cattolico La Voce e il Tempo
Sindone, anche il Papa si unisce alla preghiera. Venerdì 10 aprile Jorge Mario Bergoglio ha inviato una lettera a monsignor Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino, in occasione della contemplazione straordinaria della Sindone del Sabato Santo 11 aprile 2020 alle ore 17.00, trasmessa in mondovisione.
«Ho appreso», ha scritto Francesco, «che il prossimo Sabato Santo Ella presiederà una celebrazione nella cappella che custodisce la Sacra Sindone, la quale, in via straordinaria, sarà resa visibile a tutti coloro che parteciperanno alla preghiera mediante i mezzi di comunicazione sociale. Desidero esprimerLe il mio vivo apprezzamento per questo gesto, che viene incontro alla richiesta del popolo fedele di Dio, duramente provato dalla pandemia di coronavirus. Mi unisco anch’io alla vostra supplica, rivolgendo lo sguardo all’Uomo della Sindone, nel quale riconosciamo i tratti del Servo del Signore, che Gesù ha realizzato nella sua Passione: "Uomo dei dolori che ben conosce il patire […]. Egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori […]. È stato trafitto per le nostre colpe, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti" (Is 53,3.4-5)».
«Nel volto dell’Uomo della Sindone», ha aggiunto il Papa, «vediamo anche i volti di tanti fratelli e sorelle malati, specialmente di quelli più soli e meno curati; ma anche tutte le vittime delle guerre e delle violenze, delle schiavitù e delle persecuzioni. Come cristiani, alla luce delle Scritture, noi contempliamo in questo Telo l’icona del Signore Gesù crocifisso, morto e risorto. A Lui ci affidiamo, in Lui confidiamo. Gesù ci dà la forza di affrontare ogni prova con fede, con speranza e con amore, nella certezza che il Padre sempre ascolta i suoi figli che gridano a Lui, e li salva. Caro Confratello, e tutti voi, cari fratelli e sorelle che parteciperete attraverso i media alla preghiera dinanzi alla Sacra Sindone, viviamo questi giorni in intima unione con la Passione di Cristo, per sperimentare la grazia e la gioia della sua Risurrezione. Benedico Vostra Eccellenza, la Chiesa torinese e tutti voi, specialmente i malati e i sofferenti e quanti se ne prendono cura. Il Signore doni a tutti pace e misericordia. Buona Pasqua!»