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domenica 23 marzo 2025
 
Novità editoriali
 

Credere, quando la fede risponde alla vita

31/10/2019  Da giovedì 31 ottobre il settimanale della San Paolo esce con una veste e dei contenuti del tutto nuovi. «Grafica e firme nuove per continuare a raccontare l'attualità alla luce del Vangelo», spiegano il direttore don Rizzolo (alla guida anche di Famiglia Cristiana) e il condirettore don Vitale

La redazione di Credere nella sede di via Giotto 36 a Milano. Da sinistra: Manuela Citterio, Brunella Acquati, Laura Bellomi, Giovanni Ferrò, Paolo Rappellino, don Vincenzo Vitale, don Antonio Rizzolo, Sonia Di Gisi
La redazione di Credere nella sede di via Giotto 36 a Milano. Da sinistra: Manuela Citterio, Brunella Acquati, Laura Bellomi, Giovanni Ferrò, Paolo Rappellino, don Vincenzo Vitale, don Antonio Rizzolo, Sonia Di Gisi

Il teologo Robert Cheaib è un vero e proprio catechista del Web. Con l’hashtag #rispostealvolo pubblica sui social media dei brevi video nei quali affronta i piccoli e grandi interrogativi che la vita pone alla fede. Ora, il seguitissimo “sportello teologico” dal Web si sposta anche sulla carta stampata e diventa una delle novità che il settimanale Credere proporrà ai lettori nella sua versione completamente rinnovata che arriva in edicola dal 31 ottobre.

Fondato nell’aprile 2013, poche settimane dopo l’elezione di papa Francesco, in quasi sei anni di pubblicazioni Credere si è affermato come l’unico settimanale interamente dedicato alla fede; si è guadagnato un proprio pubblico di affezionati lettori; ha ottenuto importanti riconoscimenti (come quello di «rivista ufficiale» del Giubileo della misericordia nel 2015) e si è fatto apprezzare per il linguaggio semplice, popolare e alla portata di tutti.

«Ora è venuto il tempo di un rinnovamento per stare al passo con i tempi e per cercare strade nuove», spiega il condirettore don Vincenzo Vitale. «Così il settimanale uscirà con una nuova grafica, contenuti rinnovati e rubriche inedite, senza cambiare la missione per cui la rivista è nata: essere uno strumento al servizio dei lettori per crescere nella fede».

Cambia anche il sottotitolo, che da «Credere. La gioia della fede» diventa «Credere. La gioia del Vangelo». Un ritocco, spiega il direttore don Antonio Rizzolo, che «mette in risalto il cuore del pontificato di Francesco: l’evangelizzazione. Un Vangelo che non è tanto un libro, ma è Gesù stesso, la buona notizia che Dio ci ama». Va proprio in questa direzione la nuova rubrica “Chiedilo a Credere”, che Robert Cheaib curerà alternandosi settimanalmente con un’altra penna vivace e moderna, il gesuita padre Gaetano Piccolo. «Risponderò alle domande dei lettori come faccio da tempo sul Web», spiega Cheaib, il teologo di origine libanese, 38 anni, sposo e padre di tre figli. «Tratterò le grandi domande esistenziali, come quella che mi ha posto un uomo che ha perso da poco la madre: “Dio interviene nella storia?”, desideroso di capire perché il Signore non ha esaudito la sua preghiera affinché facesse rimanere la mamma ancora un po’ di tempo con lui. O quella di un ragazzino straordinariamente acuto che si chiede: “Era necessario che Gesù morisse per riconciliarmi con il Padre?”. Ma anche interrogativi più culturali come il significato della parola “Amen” o cosa vuol dire, nel matrimonio, “essere una sola carne”».

L’idea di fondo, spiega Cheaib, è che «la teologia non è prerogativa dei grandi intellettuali, ma uno strumento al servizio di tutti i credenti». Un’altra nuova rubrica, affidata al giornalista Enzo Romeo, volto noto della Rai, sarà dedicata all’attualità dei santi, legando la loro testimonianza alla cronaca. Infine, il tradizionale “Dossier” staccabile al centro del giornale si chiamerà Zoom. «Continuerà ad affrontare i temi biblici, della liturgia e della spiritualità», spiega il condirettore don Vitale, «ma offrirà anche approfondimenti sull’attualità per capire gli avvenimenti alla luce del Vangelo. Vorremmo aiutare i lettori ad andare oltre la disinformazione e i luoghi comuni».

Nel nuovo Credere non cambiano invece gli ingredienti che hanno caratterizzato la rivista fin dalla sua nascita: le storie di persone (famose e non) che si fanno testimoni di Vangelo vissuto, la cronaca delle parole, dei gesti e degli incontri di papa Francesco, i commenti al Vangelo (in rito romano e ambrosiano) di tutti i giorni della settimana e il viaggio nei santuari, monasteri e nelle cattedrali più belli d’Italia.

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