Papa Francesco oggi 17 dicembre festeggia il suo ottantatreesimo compleanno e per l’occasione riceve in regalo molte testimonianze di affetto. Don Santino Spartà, che ha già scritto un libro di successo sul primo anno di pontificato di Bergoglio 365 giorni con te (Newton&Compton), gliene dedica un altro, Chi dite che io sia? (Grauseditore), in cui ventotto personaggi, alti prelati, sportivi, vip dell’ambiente dello spettacolo ed esponenti della politica esprimono il loro pensiero sul Santo Padre.
«Mi sono mosso col piacere della scoperta intervistando tante personalità appartenenti a mondi diversi», spiega don Spartà «Ne è venuto fuori un mosaico sorprendente che traccia un ritratto inedito del Pontefice: lo specchio di un carisma permeato di umanità che nessuna critica riuscirà mai ad appannare. Francesco è intoccabile, in quanto esercita la sua missione nell’assoluta fedeltà al suo ruolo, che è quello di Vicario di Cristo in terra. Con umiltà e passioni infinite».
Tra i tanti nomi presenti nel libro , a sorpresa, appare quello di una sindacalista, Anna Maria Furlan,segretaria generale della CILS che considera Francesco il migliore dei "compagni di viaggio". «Ringrazio il Papa per quello che sta facendo per l’umanità e soprattutto per i poveri, in sintonia con la politica sociale della Chiesa che collima con quella sindacale nel mettere il lavoro al primo posto: è un simbolo di speranza per una società più giusta», dice. Alla gratitudine della Furlan, si aggiunge quella dell’Arcivescono di Agrigento, Francesco Montenegro, toccando il delicato tema dell’immigrazione: «Tra i tanti momenti memorabili del pontificato di papa Bergoglio, mi è rimasto nel cuore la sua visita a Lampedusa per confortare i migranti», dice il religioso. «Il Santo Padre, nell’obbedire all’insegnamento evangelico, ci ha dimostrato che esso può essere semplice , uscendo da schemi passati che ostacolavano la comunicazione».
Il linguaggio privo di retorica di Francesco, carico di autorevole amorevolezza, tocca anche alcuni personaggi sportivi come la campionessa di nuoto Francesca Pellegrini, in una veste insolitamente fragile. «Se incontrassi il Papa gli confiderei che in Italia la mia generazione è smarrita e lo ringrazierei per il lavoro che fa richiamandoci a certi valori fondamentali come quello della famiglia », dice Federica. E il presidente del Coni Giovanni Malagò, nel confidare l’emozione provata ad incontrare il pontefice, lo definisce “un campione di vita e di fede».
Gli ammiratori di Francesco sono numerosi anche nel mondo dello spettacolo, per esempio, Mara Venier che sogna di invitarlo a cena in famiglia. «Sarei felice di preparargli piatti di ispirazione piemontese, in omaggio alle sue radici, baccalà mantecato e una bella pasta e fagioli .Francesco, con la sua meravigliosa semplicità è riuscito ad entrare nel cuore di tutti, come se fosse un padre», dice la conduttrice televisiva. Massimo Dapporto, invece, risale con emozione al giorno dell’elezione del pontefice. «Quando si rivolse ai fedeli con l’ormai famoso ”buonasera”,mi sono inginocchiato e ho ringraziato il Signore per l’uomo che ci ha mandato», racconta l’attore. Mentre Iva Zanicchi, sottolineando il clima di familiarità nato tra il papa e i fedeli, dice di considerarlo”un padre e un fratello”. E nel nome di Francesco, si ammansisce persino Vittorio Sgarbi, toccato dalla tenerezza che il Santo Padre riserva agli ammalati.
La testimonianza di Simona Izzo, attrice e regista, pone l’attenzione su argomenti molto discussi, come la comprensione del papa verso i gay e la sua apertura ai divorziati. « La scelta del Santo Padre era ineludibile in quanto esprime l’evoluzione dei tempi», puntualizza la Izzo. E Al Bano torna alla confessione intima rivelando che se incontrasse privatamente il papa, gli presenterebbe quelle che definisce le donne della sua vita: la madre, le figlie e Romina, per la chiesa ancora sua moglie in quanto il loro matrimonio religioso non è mai stato sciolto.
«Raccogliere tante testimonianze commosse e talvolta inaspettate mi ha dato la prova che Francesco arriva davvero al cuore di tutti», conclude don Spartà. «Ho la sensazione che le belle parole spese per lui, siano un equivalente delle preghiere che egli chiede sempre ai fedeli, intese come un flusso di amore e quindi di positività, di cui anche un papa sente il bisogno»