Ci sono storie che nascono nei luoghi più inaspettati, tra le pareti di un ospedale, nei corridoi di un reparto oncologico, dove il tempo scorre a un ritmo tutto suo. Storie che sanno di coraggio, di risate che sfidano la paura, di sogni che non si piegano alla malattia. E proprio da qui, dall’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, prende vita «Ho preso un granchio», una webserie che ha trasformato la quotidianità di 25 giovani pazienti oncologici in un racconto autentico, ironico e potente. Un viaggio collettivo che ora varca i confini italiani per approdare a Bruxelles: il 4 aprile, in occasione della settimana Aya (Adolescents and Young Adults) promossa da SIOP Europe, la serie sarà proiettata presso l’Istituto Italiano di Cultura della capitale belga.

Il progetto, fortemente voluto dal professor Andrea Ferrari e prodotto dalla Fondazione Bianca Garavaglia ets, si è rivelato molto più di un’esperienza creativa. È stato riconosciuto da Siop Europe come un’importante forma di supporto terapeutico per i ragazzi che affrontano la malattia, oltre che un potente strumento di sensibilizzazione sulla condizione degli adolescenti e giovani adulti colpiti dal cancro. Non a caso, l’iniziativa ha trovato un alleato convinto in Mediafriends, la Onlus di Mediaset, Mondadori e Medusa, che da oltre 22 anni si impegna in progetti di solidarietà e consapevolezza sociale.



La serie è un piccolo capolavoro di spontaneità e creatività: sette episodi, frutto di un lavoro durato oltre un anno e mezzo, in cui i protagonisti raccontano la loro vita in ospedale con un linguaggio fresco e diretto, mescolando emozioni, battute sagaci e riflessioni profonde. Un mix esplosivo che ha conquistato il pubblico, grazie anche alla partecipazione straordinaria di Aldo, Giovanni e Giacomo, e che ha trovato spazio sulle reti Mediaset, da La5 a Cine34, fino alla piattaforma Mediaset Infinity.

La serata di Bruxelles non si limiterà alla proiezione: al termine della visione seguirà un dibattito che metterà in luce il valore e l’impatto di questo progetto. Sul palco interverranno, oltre ad Andrea Ferrari, il professor Carmelo Rizzari dell’Università Milano-Bicocca e due giovani protagoniste della serie, Giorgia Bisesti e Marta Isabella, che porteranno la loro testimonianza diretta.

Il successo di «Ho preso un granchio» è stato tale che la macchina da presa è pronta a riaccendersi: le riprese della seconda edizione partiranno già ad aprile, per continuare a raccontare, con leggerezza e profondità, il mare in tempesta e le onde di speranza che animano la vita di questi ragazzi. Perché anche nelle acque più agitate, c’è sempre spazio per un sorriso, un sogno e un nuovo capitolo da scrivere.

 

 

Foto © Mediaset Infinity