Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
martedì 18 novembre 2025
 
Il principe con la ramazza
 

La lezione di normalità di Francesco De Gregori

13/03/2017  Il principe con la ramazza: il cantautore domenica mattina è sceso a pulire il suo quartiere, il Rione Prati di Roma. Un esempio di civiltà.

Siamo sicuri che lui obietterebbe: «Embè, che c'è di strano se sono sceso a pulire le strade intorno a casa mia? Non posso mica lasciare che tutto questo sporco ci sommerga... Ho fatto solo quello che farebbe ogni cittadino che abbia cura della sua città, della sua casa». E avrebbe ragione, naturalmente, ma noi vogliamo lo stesso sottolineare il suo gesto, perché questa è la "normalità" di cui ha bisogno l'Italia e perché le cose che dovrebbero essere normali, in realtà, spesso sono eccezionali.

Il fatto: ieri mattina, domenica, Francesco De Gregori è sceso da casa sua e, armato di scopa, rastrello e paletta, ha pulito le strede del suo quartiere, il Rione Prati di Roma. Non era solo: si è mescolato a un gruppo di residenti volontari che, come lui, si sono stufati della sporcizia e dell'immondizia che assedia le loro abitazioni e hanno preso l'iniziativa, anzichè limitarsi a lamentarsi.

De Gregori portava un cappellino e occhiali da sole, forse per evitare che la gente facesse clamore attorno alla sua presenza. Confermando il suo carattere schivo, il suo obiettivo non era certo quello di attirare l'attenzione su di sé: no, gli interessava soltanto rendere più abitale e civile il quartiere in cui vive. Se qualcuno lo avesse indicato, dicendo: «Guarda, De Gregori!», avrebbe probabilmente risposto citando una sua canzone: «Guarda che ti stai sbagliando, guarda che non sono io».

Così il principe della canzone italiana, uno dei più grandi cantautori degli ultimi decenni, a 65 anni ha voluto compiere un gesto semplice e bello, ricordandoci che, nonostante la fama, la gloria e la ricchezza, è un uomo come tutti gli altri, un cittadino come tutti gli altri. 

Un gesto simile lo aveva compiuto, nel 2015, Alessandro Gassmann, armandosi anche lui di scopa e lanciando una campagna su Twitter.

Niente di eccezionale, solo la normalità di cui il Paese ha bisogno.

WhatsApp logo
Segui il nostro canale WhatsApp
Notizie di valore, nessuno spam.
ISCRIVITI
Segui il Giubileo 2025 con Famiglia Cristiana
I vostri commenti
8

Stai visualizzando  dei 8 commenti

    Vedi altri 20 commenti
    Policy sulla pubblicazione dei commenti
    I commenti del sito di Famiglia Cristiana sono premoderati. E non saranno pubblicati qualora:

    • - contengano contenuti ingiuriosi, calunniosi, pornografici verso le persone di cui si parla
    • - siano discriminatori o incitino alla violenza in termini razziali, di genere, di religione, di disabilità
    • - contengano offese all’autore di un articolo o alla testata in generale
    • - la firma sia palesemente una appropriazione di identità altrui (personaggi famosi o di Chiesa)
    • - quando sia offensivo o irrispettoso di un altro lettore o di un suo commento

    Ogni commento lascia la responsabilità individuale in capo a chi lo ha esteso. L’editore si riserva il diritto di cancellare i messaggi che, anche in seguito a una prima pubblicazione, appaiano  - a suo insindacabile giudizio - inaccettabili per la linea editoriale del sito o lesivi della dignità delle persone.
     
     
    Pubblicità
    Edicola San Paolo