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giovedì 07 novembre 2024
 
TORINO
 

«Dio onnipotente liberaci dall'epidemia»: la preghiera di Nosiglia

05/03/2020  Come ai tempi della peste. O del colera. L'arcivescovo del capoluogo piemontese ha composto una supplica al Signore che chiede a tutti di recitare affinché il drammatico diffondersi del coronavirus venga arrestato e sconfitto

Monsignor Cesare Nosiglia, 75 anni. Tutte le fotografie di questo servizio sono dell'agenzia Ansa.
Monsignor Cesare Nosiglia, 75 anni. Tutte le fotografie di questo servizio sono dell'agenzia Ansa.

Come ai tempi della peste. O del colera. I vescovi sono in prima fila. Con l'esempio. E la preghiera. Così monsignor Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino e vescovo di Susa, che di fronte all’estendersi del coronavirus s'è rivolto a sacerdoti, religiosi religiose, diaconi e laici chiedendoo di rivolgere ogni giorno - nei tempi e nei modi ritenuti più opportuni - una preghiera da lui composta, da recitare in famiglia o nella comunità e al termine delle Messe sia feriali che festive.

Ecco il testo integrale della preghiera:

«Dio onnipotente ed eterno,

dal quale tutto l’universo riceve l’energia, l’esistenza e la vita,

noi veniamo a te per invocare la tua misericordia,

poiché oggi sperimentiamo ancora la fragilità della condizione umana

nell’esperienza di una nuova epidemia virale.

Noi crediamo che sei tu a guidare il corso della storia dell’uomo

e che il tuo amore può cambiare in meglio il nostro destino,

qualunque sia la nostra umana condizione.

Per questo, affidiamo a te gli ammalati e le loro famiglie:

per il mistero pasquale del tuo Figlio

dona salvezza e sollievo al loro corpo e al loro spirito.

Aiuta ciascun membro della società a svolgere il proprio compito,

rafforzando lo spirito di reciproca solidarietà.

Sostieni i medici e gli operatori sanitari,

gli educatori e gli operatori sociali nel compimento del loro servizio.

Tu che sei conforto nella fatica e sostegno nella debolezza,

per l’intercessione della beata Vergine Maria e di tutti i santi medici e guaritori,

allontana da noi ogni male.

Liberaci dall’epidemia che ci sta colpendo

affinché possiamo ritornare sereni alle nostre consuete occupazioni

e lodarti e ringraziarti con cuore rinnovato.

In te noi confidiamo e a te innalziamo la nostra supplica,

per Cristo nostro Signore. Amen»

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