Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
giovedì 03 ottobre 2024
 
dossier
 

È sempre tempo per la Parola

28/03/2020  "Ci fosse un vaccino per il coronavirus tutti correrebbero a comprarlo, vendendosi anche la casa; i Sacramenti, soprattutto l'Eucaristia e la Riconciliazione, sono il vaccino per la vita eterna"

Questa quaresima è per il digiuno dei sensi.

il tatto: niente abbracci e neppure strette di mano per ricordarci di tutte le volte che li abbiamo sprecati, anche in rapporti superficiali;

l'udito: siamo costretti a sentire solo brutte notizie, soprattutto alla televisione e al telefono, e vale per quando non abbiamo saputo dare ascolto all'amico che voleva confidarsi con noi, o alla voce intima dell'anima, che ci invitava alla preghiera;

lo sguardo e l'olfatto: possiamo vedere solo quello che ci impongono alla tele, o che si vede dalla nostra finestra, ora che avremmo voglia di incontrare tutti i nostri cari, soprattutto i più piccoli, che hanno quel profumo particolare che sa di tenerezza, oppure andare nei giardini per ammirare e annusare la primavera, che è esplosa, nonostante tutto;

il gusto: andiamo di corsa al supermercato e dopo file interminabili acquistiamo l'indispensabile, che già pesa ed è difficile da trasportare, noi che eravamo abituati alle consegne a domicilio, e una volta a casa non abbiamo neppure voglia di cucinare perché lo stomaco è chiuso e ci sembra di ripetere gli stessi gesti di ieri.

Dato che la comunicazione si svolge attraverso segni e simboli, ho l'impressione che la globalizzazione del coronavirus sia un po' il simbolo del peccato originale, che c'è ma non si vede, e segna tutti gli uomini nel loro rapporto con Dio quando non accettano di essere umili (humus=terra) per accogliere la salvezza che Gesù Cristo ci ha donato.

Ci fosse un vaccino per il coronavirus tutti correrebbero a comprarlo, vendendosi anche la casa; i Sacramenti, soprattutto l'Eucaristia e la Riconciliazione sono il vaccino per la vita eterna.

 

Beatrice

Milano

Multimedia
“A Gaelic Blessing”, un brano di luce
Correlati
“A Gaelic Blessing”, un brano di luce
Correlati
La Sacra Spina cambia colore
Correlati
 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo