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Funerali di Stato in Duomo, a chi spettano e qual è il cerimoniale

12/06/2023  Mercoledì 14 giugno alle ore 15 l'arcivescovo Mario Delpini celebra le esequie di Stato per Silvio Berlusconi. Ecco come funzionano e cosa dicono le norme che le regolano

I funerali di Stato di Mike Bongiorno nel Duomo di Milano (Ansa)
I funerali di Stato di Mike Bongiorno nel Duomo di Milano (Ansa)

Mercoledì 14 giugno alle ore 15 nel Duomo di Milano si celebrano i funerali di Stato per Silvio Berlusconi, il leader di Forza Italia e tre volte presidente del Consiglio, morto a 87 anni. Le esequie saranno celebrate da monsignor Mario Delpini, arcivescovo di Milano.

Nella cattedrale ambrosiana non si celebrano funerali "normali" ma solo, appunto, esequie di Stato e i funerali solenni per gli arcivescovi emeriti, come è accaduto, per stare agli ultimi anni, per il cardinale Carlo Maria Martini nel 2012 e per il cardinale Dionigi Tettamanzi nel 2017.

Tra le personalità laiche che hanno ricevuto funerali di Stato in Duomo si ricordano Mike Bongiorno e la poetessa Alda Merini nel 2009.

Ai funerali del Cavaliere, sarà presente il Capo dello Stato Sergio Mattarella e i massimi vertici politici e istituzionali. Sarà un giorno di lutto nazionale, proclamato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri che ha stabilito che fino a mercoledì siano esposte a mezz'asta la bandiera italiana e quella dell'Unione europea sugli edifici pubblici dell'intero territorio nazionale e sulle sedi delle rappresentanze diplomatiche e consolari italiane all'estero

Come funzionano le esequie di Stato? Chi le decide? A chi spettano? Ecco le cose da sapere:

-Perché si chiamano così. Per due motivi: perché vi partecipano le massime cariche istituzionali e perché le spese sono a carico della Presidenza del Consiglio dei ministri a differenza delle esequie solenni che hanno la stessa forma di quelle di Stato ma le spese non sono assunte da Palazzo Chigi. Nelle spese sono comprese, oltre all’organizzazione della cerimonia, anche quelle di trasporto e sepoltura della salma. Sono disciplinate da una norma apposita: la legge 7 febbraio 1987, n. 36. 

-A chi spettano. Sono obbligatorie, salvo che l’interessato o la sua famiglia decida diversamente, per le seguenti cariche: presidente della Repubblica, del Senato, della Camera dei deputati, del Consiglio dei Ministri e della Corte costituzionale, sia che il decesso avvenga durante la permanenza in carica, sia che avvenga dopo. Spettano anche ai ministri della Repubblica ma solo se sono in carica.

Possono, inoltre, essere decise per i «cittadini italiani, stranieri o apolidi, caduti nell'adempimento del dovere o comunque deceduti in conseguenza di azioni terroristiche o di criminalità organizzata» come nel caso dell'ambasciatore Luca Attanasio morto nel febbraio del 2021 in un agguato in Congo e per quelle «personalità che abbiano reso particolari servizi alla Patria, nonché di cittadini italiani e stranieri o apolidi che abbiano illustrato la Nazione italiana nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, del lavoro, dell'economia, dello sport e di attività sociali». In quest'ultimo caso rientra anche David Sassoli, morto nel gennaio 2022, che è stato tra i sette italiani che hanno ricoperto il prestigioso e importante incarico di presidente del Parlamento Europeo.

-Chi le decide? La Presidenza del Consiglio dei Ministri mentre gli aspetti organizzativi sono a cura del Dipartimento del Cerimoniale di Stato di Palazzo Chigi.

-Chi scorta il feretro? Due carabinieri in alta uniforme, o appartenenti allo stesso Corpo dello scomparso. Il feretro del Capo dello Stato o di un ex Capo dello Stato è trasportato a spalla da ufficiali inferiori delle Forze armate e dell'ordine, contornato da sei corazzieri ed è preceduto dal capo dell'anticamera presidenziale in livrea che sorregge un cuscino di velluto nero sul quale è adagiato il Gran Cordone dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana. Inoltre, è preceduto dal proprio stendardo abbrunato sorretto da un corazziere o, nel caso si tratti di un ex presidente, dalla propria insegna distintiva abbrunata sempre sorretta da un corazziere.

-La cerimonia. Prevede: gli onori militari al feretro all'ingresso del luogo della cerimonia e all'uscita; la presenza di un rappresentante del Governo; un’orazione commemorativa ufficiale, a meno che la famiglia non decida diversamente. La corona del presidente della Repubblica ha una posizione distinta rispetto a tutte le altre. In mancanza, assumono posizione distinta le eventuali corone dei Presidenti degli organi costituzionali e la corona dell'ente cui apparteneva lo scomparso.

Il Presidente Carlo Azeglio Ciampi (1920-2016) con la moglie donna Franca il 18 novembre 2003 ai funerali di Stato, nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura, degli Italiani caduti nell'attentato di Nassiriya

-Il dress code. Gli uomini devono indossare abito scuro con cravatta nera o scura. Cravatta nera lunga obbligatoria per le esequie del presidente (o ex) della Repubblica. Per le signore abito nero o scuro. Abito nero per le esequie del presidente della Repubblica o di un ex Presidente con velo nero nella cerimonia in chiesa. Può essere chiesto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri il frac con gilet nero e l'abito nero lungo per le signore. I militari e gli appartenenti a corpi armati e il personale in divisa si abbigliano secondo le rispettive disposizioni interne.

-La bandiera italiana. Può avvolgere esclusivamente il feretro del presidente (o ex) della Repubblica, dei militari caduti per la Patria, dei dipendenti pubblici caduti nell'adempimento del dovere o vittime di azioni terroristiche o di criminalità organizzata, delle Medaglie d'oro al Valor militare.

-La camera ardente. Deve essere chiusa al pubblico di norma non oltre un’ora dopo il tramonto. Se lo scomparso era titolare di un organo pubblico, può essere allestita nella sede della stessa istituzione. Quando viene allestita all'interno delle sedi degli organi costituzionali il servizio d'onore è svolto dai commessi. Negli altri casi è seguita la volontà della famiglia o la consuetudine dell'ente o le consuetudini locali.

Nel caso di Silvio Berlusconi, pur essendo stato a lungo parlamentare, tre volte premier, non ci sarà nessuna camera ardente né in luoghi istituzionali (Palazzo Madama a Roma o Palazzo Marino) né altrove. In un primo momento si era deciso di allestirla nello studio 20 Mediaset di Cologno Monzese ma poi, per ragioni di ordine pubblico, si è deciso di annullare tutto.

-Le onorificenze. Quella a forma di rosetta per i signori e di spilla per le signore possono essere indossate esclusivamente nella cerimonia funebre del presidente (o ex) della Repubblica. Va indossata l’onorificenza di grado più elevato degli ordini di cui è stato capo lo scomparso.

-I precedenti. Oltre ai militari caduti nelle missioni internazionali, dono diverse le personalità del mondo della cultura alle quali sono stati riservati funerali di Stato. Tra questi ricordiamo quelli di Mike Bongiorno e Alda Merini, Luciano Pavarotti, Federico Fellini ed Eugenio Montale. A quelle di Alberto Sordi, a Roma nel 2003, partecipò il presidente Ciampi che tenne anche l’orazione funebre.

Multimedia
Il racconto per immagini dei funerali di Berlusconi
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