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domenica 13 ottobre 2024
 
Il Papa
 

«Non possiamo fingerci sani in un mondo malato e non vedere il pianeta saccheggiato»

05/06/2020  Il messaggio di Francesco al presidente colombiano Márquez per la Giornata mondiale dell’Ambiente: «La tutela della casa comune e il rispetto della biodiversità del pianeta sono temi che ci riguardano tutti. Basta essere indifferenti ai segni di un pianeta che viene saccheggiato e violato dall'avidità del profitto»

Il Papa durante il Sinodo sull'Amazzonia dell'ottobre scorso in Vaticano (Ansa)
Il Papa durante il Sinodo sull'Amazzonia dell'ottobre scorso in Vaticano (Ansa)

Prima un tweet sul suo account ufficiale, poi il messaggio inviato a Iván Duque Márquez, presidente della Colombia, Paese ospitante della Giornata mondiale dell’Ambiente 2020, celebrata solo a livello virtuale, con numerosi incontri online, per via del coronavirus.

Papa Francesco ribadisce che l’umanità non può ignorare la distruzione dell’ecosistema e che la casa comune va costruita e tutelata insieme. Temi ai quali, nell’ottica dell’ecologia integrale, ha dedicato un’enciclica, la Laudato Si’, pubblicata cinque anni fa. Pochi giorni fa, è arrivato l’annuncio di un Anno speciale dedicato a questo testo. «Tutto è in relazione: la cura autentica della nostra stessa vita e delle nostre relazioni con la natura è inseparabile dalla fraternità, dalla giustizia e dalla fedeltà nei confronti degli altri. #LaudatoSi #WorldEnvironmentDay», scrive il Pontefice in un tweet contrassegnandolo con l’hashtag della Giornata nella quale gli studiosi hanno evidenziato come, a livello globale, il mese di maggio 2020 sia stato il più caldo di sempre con temperature di 0,63 gradi centigradi al di sopra della media dello stesso mese tra il 1981 e il 2010. Le temperature più calde sono state registrate in alcune zone della Siberia (anche 10 gradi sopra la media), dell'Alaska e dell'Antartide.

Il tono del messaggio che papa Francesco invia al presidente colombiano è di urgenza, condensa la preoccupazione di uno sguardo che non si rassegna e chiama a raccolta tutti. Quelle «inflitte alla nostra madre terra», scrive il Pontefice al presidente colombiano, «sono ferite che sanguinano anche in noi. La cura degli ecosistemi ha bisogno di uno sguardo al futuro, che non rimanga solo nell'immediato, alla ricerca di un guadagno facile e veloce; uno sguardo carico di vita e che cerchi la conservazione a beneficio di tutti».

Poi il Papa ricorda che «la tutela dell'ambiente e il rispetto della "biodiversità" del pianeta sono temi che ci riguardano tutti. Non possiamo fingere di essere sani in un mondo che è malato», insiste Francesco, invitando tutti ad assumersi le proprie responsabilità. «Non possiamo», dice, «rimanere muti di fronte al clamore quando vediamo i costi molto elevati della distruzione e dello sfruttamento dell'ecosistema. Non è il momento di continuare a guardare dall'altra parte, indifferenti ai segni di un pianeta che viene saccheggiato e violato dall'avidità del profitto e in nome - più volte - del progresso».

A noi, ribadisce il Papa, rivolgendosi in particolare ai partecipanti alla Giornata mondiale dell'Ambiente, sta il compito di «invertire la tendenza e scommettere su un mondo migliore e più sano, lasciarlo in eredità alle generazioni future. Tutto dipende da noi; se lo vogliamo davvero». E l’invito speciale è per l’appunto alla condivisione di ciò che l’Enciclica sollecita, a essere «più consapevoli della cura e della protezione della nostra casa comune, così come dei nostri fratelli e sorelle più fragili e scartati nella società».

Per questo, conclude, «vi incoraggio in questo compito che avete intrapreso, affinché le vostre deliberazioni e conclusioni siano sempre a favore della costruzione di un mondo sempre più abitabile e di una società più umana, in cui ci sia spazio per tutti e nessuno resti in piedi».

L'appello dell'Onu a preservare la biodiversità

Il richiamo dell’Onu a tutta l’umanità nella Giornata mondiale dell’Ambiente è quello di preservare la biodiversità in grave declino. Circa un milione di specie su otto viventi sul pianeta terra sono a rischio di estinzione, con ricadute per la salute e la vita dei popoli. C’è infatti grande allarme per la perdita della biodiversità: «I cibi che mangiamo, l'aria che respiriamo, l'acqua che beviamo e il clima che rende il nostro pianeta abitabile – ricorda l’Agenzia delle Nazioni Unite per l’ambiente (Unep) - provengono tutti dalla natura. Ad esempio, ogni anno, le piante marine producono più della metà dell'ossigeno della nostra atmosfera e un albero maturo pulisce la nostra aria, assorbendo 22 chili di anidride carbonica, rilasciando in cambio ossigeno. Nonostante tutti i benefici che la nostra natura ci offre, la maltrattiamo ancora, ecco perché dobbiamo lavorare per questo. Ecco perché abbiamo bisogno di questa ricorrenza», giunta ormai alla 46ma edizione, che vuole coinvolgere governi, istituzioni pubbliche e private, cittadini, personalità in ogni campo della cultura, dello spettacolo, dello sport, dell’impresa.

 
 
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