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martedì 22 aprile 2025
 
Cinema
 

Un nuovo gladiatore sulle orme di Massimo Decimo Meridio

12/11/2024  Ridley Scott dopo 24 anni dal film vincitore di 5 Oscar, torna nell'arena del Colosseo con Paul Mescal e Denzel Washington in "Il gladiatore II"

Non tutti sanno che la sceneggiatura di Il gladiatore II era pronta da tempo. A scriverla era stato addirittura Nick Cave, su commissione di Russel Crowe. Si svolgeva trent’anni dopo l’originale. Massimo Decimo Meridio veniva risvegliato, sfidava gli dei, e diventava immortale. L’ultima sequenza si sarebbe dovuta svolgere al Pentagono, con il paladino romano che ormai era diventato un pilastro dei servizi segreti americani. Una follia? Certo. Non a caso nessuno a Hollywood ha avuto il coraggio di realizzarla. 
Ventiquattro anni dopo l’originale, arriva il sequel. E la storia è ben lontana da quella che aveva ideato Nick Cave. In Il gladiatore II siamo durante l’impero di Caracalla e Geta. Il generale Acacio ha appena conquistato la Numidia, mentre lo schiavo Annone cerca la sua vendetta nella sabbia del Colosseo. Sangue e arena, ancora una volta, in cui a brillare è un sogno chiamato Roma. Questa era l’utopia di Marco Aurelio prima che il figlio Commodo lo uccidesse: restituire Roma al Senato. 
Il gladiatore II è un film costellato di fantasmi. Si fonda sul ricordo, sulla speranza. Massimo Decimo Meridio non si vede mai, ma le sue gesta accompagnano il protagonista. E il pensiero di Marco Aurelio è il principio regolatore di ogni azione. Sembra di assistere a un nuovo paradiso perduto, in cui gli angeli sono ormai caduti negli inferi. Ma tutti sono alla ricerca della redenzione. Il regista Ridley Scott gira un’epopea che si fonda sul senso di colpa di un impero, sul crollo dell’epoca degli ideali, in cui la violenza si eleva a unica legge.
La struttura è simile a quella di Il gladiatore: le feroci battaglie, la sete di vendetta, la disperazione di chi insegue la libertà. Ma in questo secondo capitolo Scott riflette maggiormente sulla follia del potere, sugli intrighi di palazzo, omaggiando anche grandi classici del passato come Quo Vadis di Mervyn LeRoy, e non solo. 
Un film in cui a brillare sono l’epica, l’incedere travolgente, l’essere umano che prova a elevarsi nonostante la tempesta. Non ai livelli dell’originale, ma comunque ricco di colpi di scena, Il gladiatore II si candida a essere sotto le luci della ribalta anche alla consegna degli Oscar, il 2 marzo 2025. Cast d’eccezione: Paul Mescal, Pedro Pascal, Connie Nielsen e Denzel Washington nei panni di Macrino, che nel ruolo di deus ex machina si rivela il vero mattatore.  
 

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