L’intero messaggio della Madonna di Fatima consegnato ai veggenti Lucia, Francesco e Giacinta è stato a lungo, e in parte lo è ancora adesso, oggetto di congetture e ipotesi da parte di teologi e studiosi anche non cattolici. In particolare la terza parte del messaggio, tenuto riservato dalla Chiesa per lungo tempo, è stata quella che ha fatto credere a catastrofi, che avrebbero sconvolto la vita della Chiesa stessa. Il testo fu messo per iscritto da una dei tre veggenti, suor Lucia, allora ancora suora di Santa Dorotea, il 3 gennaio 1944.
Il documento inviato in Vaticano è stato letto da tutti i pontefici succedutisi e da pochissimi altri stretti collaboratori e conservato presso la Congregazione per la Dottrina della Fede. Di quella Congregazione il cardinale e teologo Joseph Ratzinger, ora Papa emerito, è stato Prefetto dal 1981 al 2005. È stato lui a firmare il commento teologico quando il Terzo Segreto di Fatima è stato reso pubblico e divulgato nel giugno 2000 per volere di Giovanni Paolo II che all’intercessione della Madonna di Fatima legò la sua sopravvivenza dopo l’attentato subito in piazza San Pietro il 13 maggio 1981 ad opera di Alì Agca.
Da quando si è dimesso da Pontefice, Ratzinger ha sempre tenuto un profilo basso, riservato, tranne poche eccezioni come la partecipazione alla messa di canonizzazione di papa Wojtyla e Giovanni XXIII. Nei giorni scorsi, però, Benedetto XVI ha rotto il silenzio proprio sul Terzo segreto di Fatima. E lo ha fatto con una dichiarazione pubblica resa nota dalla Sala Stampa della Santa Sede. Alcuni articoli apparsi recentemente avevano infatti riportato dichiarazioni attribuite al professor Ingo Dollinger, secondo cui Ratzinger, dopo la pubblicazione del terzo Segreto (avvenuta nel giugno 2000), gli avrebbe confidato che tale pubblicazione non è stata completa. Benedetto XVI è intervenuto per chiarire «di non aver mai parlato col professor Dollinger circa Fatima»; ha aggiunto che le esternazioni attribuite al professor Dollinger su questo tema «sono pure invenzioni, assolutamente non vere» e ha infine confermato decisamente: «La pubblicazione del Terzo Segreto di Fatima è completa».
In questa terza parte si legge: «Per ordine espresso di Nostra Signora questa busta può essere aperta nel 1960…» . Giovanni XXIII e i suoi successori non ritennero opportuna la rivelazione del contenuto fino a papa Wojtyla.
Il papa emerito Benedetto XVI in preghiera
Ratzinger: «I messaggi di Fatima sono un aiuto alla fede in Cristo»
L'allora cardinale Ratzinger, che aveva mostrato di conoscere il segreto, insieme al Papa e a suor Lucia, dichiarò nel 1996 a una radio portoghese che non c'era nulla di preoccupante nel segreto, e che rimaneva tale per evitare di confondere la profezia religiosa con il sensazionalismo.
Poi la pubblicazione del testo: «...E vedemmo (“qualcosa di simile a come si vedono le persone in uno specchio quando vi passano davanti”), in una luce immensa che è Dio, un vescovo vestito di bianco (“abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre”), altri vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose salire una montagna ripida, in cima alla quale c'era una grande Croce di tronchi grezzi, come se fosse di sughero con la corteccia; il Santo Padre, prima di arrivarvi, attraversò una grande città mezza in rovina e mezzo tremulo, con passo vacillante, afflitto di dolore e di pena, pregava per le anime dei cadaveri che incontrava nel suo cammino; giunto alla cima del monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande Croce, venne ucciso da un gruppo di soldati che gli spararono vari colpi di arma da fuoco e frecce...».
Nella relazione di Ratzinger che accompagnava il testo della pubblicazione, si ribadisce che il Terzo Segreto non aggiunge nulla a quella che è la Rivelazione di Cristo. «Si chiama “Rivelazione”, perché in essa Dio si è dato a conoscere progressivamente agli uomini, fino al punto di divenire egli stesso uomo, per attirare a sé e a sé riunire tutto quanto il mondo per mezzo del Figlio incarnato Gesù Cristo». E aggiungeva: «In Cristo, Dio, ha detto tutto, cioè sé stesso, e pertanto la rivelazione si è conclusa con la realizzazione del mistero di Cristo, che ha trovato espressione nel Nuovo Testamento…
La rivelazione privata (come i messaggi trasmessi dalla Madonna ai tre pastorelli di Fatima) è un aiuto per questa fede in Cristo». E infine: «La parola chiave di questo “Segreto”, è il triplice grido: “Penitenza, Penitenza, Penitenza!… A suor Lucia appariva sempre più chiaramente come lo scopo di tutte quante le apparizioni sia stato quello di far crescere sempre più nella fede, nella speranza e nella carità – tutto il resto intendeva portare solo a questo…».