Antoine de Saint-Exupéry è stato un aviatore-scrittore che ha raccontato in alcuni bellissimi romanzi brevi la sua storia personale, coincisa con i primordi leggendari e avventurosi dell’aviazione. Vittima di alcuni incidenti, morì inabissandosi in mare durante una missione. Il Piccolo Principe è un breve romanzo, in parte autobiografico, diventato uno dei libri più letti, tradotti e riadattati della storia della letteratura. È un romanzo per tutti, ma i suoi personaggi fantastici, la sua ambientazione fuori dal tempo, il suo snodarsi in episodi poetici come solo i bambini sanno esserlo, ne ha fatto un classico per l’infanzia.
Il Teatro alla Scala ha così deciso, per la prima volta, di commissionare un’opera per ragazzi ispirata alle vicende del giovane protagonista, della sua volpe, e dei tanti personaggi che essi incontrano a Pierangelo Valtinoni, che si è valso della collaborazione di Paolo Madron nell’elaborazione del libretto. L’opera, andata in scena il 15 di ottobre, sarà a lungo replicata. Come si è detto non è il primo adattamento del testo di Saint-Exupéry, ma è certamente una riprova della sua attualità e della forza dell’arte, della musica, del teatro e della fantasia di parlare ai più giovani, di insegnare loro a comprendere l’umanità e la vita con sguardo attento e partecipe. L’allestimento, in tutto e per tutto degno della Scala, si avvale delle scene e dei costumi di Basia Bińkowska e della regia di Polly Graham. Ma soprattutto dell’apporto dei cantanti, degli orchestrali, del Coro di voci bianche e dei giovani artisti dell’Accademia della Scala, con direttore e protagonisti che si alternano nelle recite previste fino a febbraio. La musica di Valtinoni - molto suggestiva, melodica ed orchestrata con grande maestria – è scritta anche per far comprendere ai più piccoli che il mondo dell’opera e del teatro musicale è un giardino nel quale muovere i primi passi per un’avventura non dissimile da quella narrata dalla vicenda.
Ancora alla Scala,– e sempre in favore dei bambini, ma in questo caso sottoposti alle cure oncologiche a Milano – il pubblico potrà assistere domenica 23 ad una prova aperta della Filarmonica, diretta da Riccardo Chailly: l’incasso infatti sarà devoluto alle Case del Cuore di LILT Milano Monza Brianza, un progetto di sostegno per le famiglie che devono assistere i loro piccoli nel percorso di cura. E di speranza.